Yahoo Italia Ricerca nel Web

Risultati di ricerca

  1. Soluzioni. - quindici lettere: ETICA NICOMACHEA. Per le curiosità vedi: La raccolta di appunti sulla morale scritti da Aristotele {Aristotele, assieme a Socrate e Platone, fu tra i massimi filosofi dell’antica Grecia la cui opera ha posto le fondamenta per il pensiero occidentale...}. Trova definizione: (oppure Ricerca parole parziali)

  2. Rompendo con la filosofia di Socrate e di Platone, Aristotele sostiene che ciò che ci interessa, in filosofia morale, non è conoscere l’aretè, ma diventare agathoi, diventare persone valide. Se il bene si predica delle cose, allora esso non è qualcosa di comune secondo un’unica idea: si parla di bene solo per analogia, propriamente si ...

  3. 29 dic 2017 · L’attività teoretica, sostiene infatti Aristotele, «è di per se stessa la più alta» e la filosofia «apporta piaceri meravigliosi per la loro purezza e solidità». Quando la ragione guida e contiene invece le facoltà appettitive, nascono le virtù etiche o morali.

  4. 6 dic 2023 · L'”Etica Nicomachea” di Aristotele è uno dei testi filosofici più importanti mai scritti sulla moralità, la virtù e la felicità. Questo trattato, composto da dieci libri, offre un profondo esame delle questioni etiche e ci guida nel cammino verso una vita migliore.

  5. 17 mag 2024 · trattati filosofico-morali. Quando. dal 1650 al 1800. Caratteristiche. Si pone al centro l'uomo e ciò che è eticamente giusto e sbagliato ma, a differenza di quanto accadeva prima, lo si fa...

  6. Nella dottrina morale aristotelica le virtù morali dianoetiche riguardano propriamente la noesis, ovvero l’intuizione intellettuale, e sono quindi le virtù del filosofo, legate alla razionalità, diversamente dalle virtù etiche, come la giustizia e il coraggio, inerenti invece alla sfera pratica della ragione.

  7. Un siffatto sapere tipologico, che si contrappone al rigore logico dell’epistéme, permette ad Aristotele di superare le difficoltà create dall’intellettualismo etico socratico-platonico, per il quale la conoscenza del bene costituiva la condizione necessaria e sufficiente per fare il bene.