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Risultati di ricerca

  1. 17 feb 2022 · La “lingua in giova” era una pena inflitta ai bestemmiatori e consisteva in un chiodo ricurvo conficcato nella lingua.

  2. 29 set 2015 · Non so voi, ma ogni qual volta si parla di condannati durante i cosiddetti -tempi bui- mi viene in mente Giordano Bruno e la sua tremenda morte con la lingua in giova, serrata da una morsa affinché non potesse parlare, denudato e legato a un palo e poi “ovviamente” arso vivo.

  3. 5 dic 2020 · GIORDANO BRUNO: IL MITO DI ATTEONE. da Alessia Finotello | Dic 5, 2020 | FILOSOFIA, LINGUA E LETTERATURA ITALIANA, PERSONAGGI | 0 commenti. Giordano Bruno è un filosofo nato a Nola nel 1548. Il suo carattere irrequieto e insofferente ai dogmi e alle costrizioni lo porta a scontrarsi con le autorità religiose: nel 1576 decide di ...

  4. Forse sapendo che gli avrebbero messo la «lingua in giova», una mordacchia che gli avrebbe impedito di dire qualunque cosa, facendolo sbavare e rantolare col respiro fino alla fine, aveva vergato nella cella questi versi: «Vola piccolo gabbiano,/ vola/ sin dove si fondono cielo e mare/ e vento e onde cantano e piangono l’accordo della ...

  5. 13 ago 2023 · Dopo aver rifiutato i conforti religiosi e il crocefisso, il 17 febbraio, con la lingua in giova – serrata da una mordacchia perché non possa parlare – viene condotto in piazza Campo de' Fiori, denudato, legato a un palo e arso vivo. Le sue ceneri saranno gettate nel Tevere.

  6. Il film racconta gli ultimi anni della vita del filosofo nolano Giordano Bruno, dal 1592 fino all'uccisione nel 1600 . Inizia a Venezia con una processione commemorativa della battaglia di Lepanto da cui Giordano Bruno prende spunto per condannare l'uso della violenza da parte della religione. Giovanni Francesco Mocenigo, che lo ospita per ...

  7. 17 feb 2024 · Ora, con la lingua in giova – ovvero serrata da una mordacchia affinché non potesse gridare, imprecare o parlare – Giordano Bruno veniva condotto in piazza Campo de’ Fiori, qui denudato, legato a un palo su di una catasta di fascine, troppo alta affinché potesse prima esser stordito dal fumo, e fosse, così, arso vivo.