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  1. Enrico VI di Hohenstaufen, detto il Severo o il Crudele (Nimega, 1º novembre 1165 – Messina, 28 settembre 1197), è stato re dei Romani (1190-1197), imperatore del Sacro Romano Impero (1191-1197) e re di Sicilia (1194-1197) col nome di Enrico I. Era il secondo figlio dell'imperatore Federico Barbarossa e della sua consorte Beatrice di Borgogna.

  2. Ma invece di garantire la forza e la preminenza del potere regio, essa lo indebolì: restituì a Goffredo il ducato di Lorena, di cui Enrico III l'aveva privato; affidò il governo dell'Impero, insieme al ducato di Svevia, a Rodolfo di Rheinfelden, concesse a Bertoldo di Zähringen il ducato di Carinzia e a Ottone di Nordheim quello di Baviera.

  3. Enrico IV, che aveva, come i predecessori, fatto largo uso di questa investitura con vescovi e abati dell'Impero, e anche senza vera opposizione della S. Sede, non si sentì disposto a rinunciare a questa potente arma di governo, tanto più che ora, umiliati i Sassoni a Hohenburg (9 giugno 1075), si sentiva sicuro sul trono.

  4. Enrico IV di Franconia ( Goslar, 11 novembre 1050 – Liegi, 7 agosto 1106) fu co-re dal 1053, dal 1056 re dei Romani e imperatore romano dal 1084 fino alla sua deposizione da parte del figlio Enrico del 31 dicembre 1105 ad Ingelheim . Enrico fu l'ultimo re del medioevo romano-germanico ad ascendere al trono da minorenne.

  5. Questi si opposero alla decisione e elessero re Rodolfo di Svevia. Sconfitto e ucciso Rodolfo (battaglia di Hohenmölsen, 1080), Enrico IV, colpito da una nuova scomunica, fece deporre Gregorio VII e eleggere in sua vece Guiberto, arcivescovo di Ravenna, che prese il nome di Clemente III.

  6. DAL VOCABOLARIO. LEMMI CORRELATI. ENRICO VI di Svevia, imperatore, re dei Romani e di Sicilia. Theo Kölzer. Nacque verso la fine del 1165 (tra l'ottobre e il dicembre) a Nimega in Gheldria (od. Paesi Bassi), secondogenito dell'imperatore Federico I Barbarossa e di Beatrice di Borgogna.

  7. 3 mag 2020 · Tradizionalmente la figura di Enrico IV di Franconia fu vista come quella di un imperatore perverso, debosciato e tiranno, oppressore della Chiesa, contro cui si ersero le figure di pontefici come Alessandro II, Urbano II e soprattutto il grandissimo Gregorio VII.