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  1. Giovanni de' Medici, (1475-1521). Figlio di Lorenzo il Magnifico, eletto papa col nome di Leone X. Giovanni delle Bande Nere, (1498-1526). Nato Ludovico de' Medici, condottiero, figlio di Giovanni il Popolano e padre di Cosimo I. Giovanni di Cosimo I de' Medici, (1544-1562). Cardinale, secondo figlio maschio di Cosimo I.

  2. Ludovico di Giovanni de' Medici, comunemente detto Giovanni delle Bande Nere o dalle Bande Nere (Forlì, 6 aprile 1498 – Mantova, 30 novembre 1526), è stato un condottiero italiano del Rinascimento ed esponente del ramo cadetto Popolano (o Trebbio) della famiglia Medici

  3. Nel corso del tardo 14° secolo, Giovanni de' Medici (detto anche Giovanni di Bicci) dette vita alla banca della famiglia de' Medici a Firenze e fu proprio grazie a questo ruolo influente che fu invitato a governare nell'allora Signoria di Firenze, ovvero il governo della città durante l'epoca medievale e rinascimantale, i cui membri venivano sce...

  4. 2 apr 2024 · Giovanni deMedici (born April 6, 1498, Forli, Papal States [Italy]—died November 30, 1526, Mantua, marquisate of Mantua) was the most noted soldier of all the Medici. branches of the Medici family. Giovanni belonged to the younger, or cadet, branch of the Medici, descended from Lorenzo, brother to Cosimo the Elder.

    • The Editors of Encyclopaedia Britannica
  5. MEDICI, Giovanni de’ (Giovanni dalle Bande Nere). Maurizio Arfaioli – Nacque a Forlì il 6 apr. 1498 da Caterina Sforza, figlia illegittima del duca di Milano Galeazzo Maria e signora di Imola e Forlì, e dal suo terzo marito, Giovanni di Pierfrancesco deMedici, detto il Popolano, giunto alla sua corte nel 1496 come ambasciatore della Repubblica fiorentina.

  6. Accompagnavano Maria, fra gli altri, Cristina di Lorena e don Antonio deMedici. L’anno seguente il M. lasciò la Toscana e riprese l’impegno militare combattendo laddove, in Europa, la guerra divampava. Partecipò alla campagna di Ungheria nel 1601, con la carica di maestro di campo generale. L’impresa, che aveva l’obiettivo di ...

  7. Dal suo precettore Giovanni Cafferecci, un cliente e factotum di Cosimo deMedici, il M. ricevette una vera e propria lavata di testa: doveva stare a bottega per imparare bene il mestiere, perché non poteva fare niente di più utile per soddisfare il padre, e come cattivo esempio gli indicava i figli di Vieri deMedici, che non avevano fatto pratica e perciò si erano rovinati ...