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  1. Publio Claudio Pulcro ( Clodio), nato tra il 92 e 93, faceva parte della gens Claudia (appio Claudio responsabile della redazione delle leggi 12 tavole) e dei Pulcri. Suo padre era stato un partigiano di Silla, allontanato poi dal senato, poi console e governatore della macedonia.

  2. DI PUBLIO CLODIO PULCRO (58 A.C.) E LA RICERCA DEL CONSENSO A ROMA Parlare di un uomo politico quando la maggior parte delle in formazioni proviene dal suo nemico dichiarato non è una scel ta povera di rischi; la seguente indagine, pertanto, non si pre fìgge lo scopo di formulare l'ennesimo giudizio in merito alla

    • Origini Familiari E Giovinezza
    • Dagli Esordi Al Tribunato
    • Dal Ritorno Di Cicerone Alla Morte

    Publio Clodio Pulcro nacque come Publio Claudio Pulcro in data ignota: è tuttavia probabile, in base al cursus honorum che percorse, che sia nato tra il 93 e il 92 a.C. Apparteneva per nascita alla nobile gens Claudia, che poteva a sua volta vantare lontane e gloriose origini: essa era nata dal sabino Attus Clausus, patronus di oltre cinquemila cli...

    Il servizio militare

    Nel 73 a.C. il re del Ponto Mitridate VI, alleato con il genero Tigrane II, invase la provincia romana di Bitinia, e successivamente quella d'Asia. Il comando delle legioni fu affidato a Lucio Licinio Lucullo, cognato di Clodio, che guidò con successo una controffensiva in Bitinia e Galazia e sconfisse Tigrane nel 69 a.C. Tuttavia i legionari, temendo di doversi addentrare nel territorio asiatico, si ammutinarono per ben due volte, costringendo Lucullo a ritirarsi verso sud. Clodio, che parte...

    A Roma

    Rientrato in patria ed evitata la vendetta di Lucullo, che non poté far altro che divorziare da Clodia, Clodio fece il suo esordio nel mondo forense nel 65 a.C. Il nobile decaduto Lucio Sergio Catilina, che aveva presentato la sua candidatura per il consolato del 64 a.C., era stato accusato di concussione: prima che la sua candidatura potesse essere accolta, dunque, era necessario che venisse dichiarato innocente del reato di cui era accusato. Ad assumere il ruolo di accusatore in quel frange...

    Lo scandalo della Bona Dea

    Nel 62 a.C., Clodio fu eletto questore per il 61 a.C., e alla fine dell'anno era dunque in attesa di ricevere l'incarico di amministratore delle finanze in una provincia. La notte tra il 4 e il 5 dicembre, si festeggiavano, in onore della Bona Dea, i Damia: i riti, che quell'anno si svolgevano nella casa di Cesare, pontefice massimo e neoeletto pretore, erano interdetti agli uomini e officiati dalle sole donne. Clodio, che era amante della moglie di Cesare, Pompea, decise di intrufolarsi nell...

    Il ritorno di Cicerone

    Giunto al termine del suo anno da tribuno, Clodio mantenne legati a sé gli animi della plebe urbana di Roma, contraria alla politica dei senatori ed estranea a quella dei triumviri: grazie all'appoggio popolare, dunque, Clodio disponeva ancora di notevole influenza politica, e sperava di poter mantenere in vigore i provvedimenti che aveva fatto approvare. Obiettivo prioritario che l'aristocrazia senatoria intendeva raggiungere era il ritorno di Cicerone dall'esilio: per esso erano pronti a ba...

    La carestia e la cura annonae

    Dopo il ritorno di Cicerone, le attenzioni si spostarono su un nuovo problema che minacciava l'Urbe: a causa della penuria dei raccolti e delle politiche economiche delle provinciae frumentariae, gli approvvigionamenti di grano risultavano sempre più scarsi, e si minacciava la possibilità di una carestia. Si trovavano dunque in particolare apprensione gli appartenenti alla plebe urbana e tutti i beneficiari della lex frumentaria clodiana del 58 a.C. Il 6 o il 7 settembre, dunque, in occasione...

    La domus di Cicerone sul Palatino

    Il 29 settembre il collegio dei pontefici si riunì, su richiesta di Marco Calpurnio Bibulo, per deliberare della sorte che spettava al terreno di Cicerone sul Palatino, dove Clodio, dopo l'esilio dell'oratore, aveva fatto costruire un tempio alla Libertà. In quell'occasione Cicerone, per spingere il collegio a riassegnargli il terreno, pronunziò l'orazione De domo sua, in cui dichiarava irregolare la lex de exilio da cui era stato colpito e illegittima, perché non autorizzata, la consacrazion...

  3. Tadeusz Loposzko studioso di Publio Clodio Pulcro: spunti sulla carestia del 57 a.C., Res Historica 29 (2010), pp. 17-25 Luca Fezzi Le considerazioni di Tadeusz Łoposzko sulla carestia del 57 a.C., che lasciano intravedere un uso strumentale e politico della gestione del 'grano pubblico', considerazioni foriere di importanti sviluppi, devono ...

    • Luca Fezzi
  4. Download Free PDF. La legislazione tribunizia di Publio Clodio Pulcro (58 a.C.) e la ricerca del consenso a Roma, Studi Classici e Orientali 47.1 (1999), pp. 245-341. Luca Fezzi.

    • Luca Fezzi
  5. Dopo la fine del processo contro Clodio, C. sostiene in Att. 1, 16, 9 sg.: Clodium praesentem fregi in senatu cum oratione perpetua plenissima gravitatis tum altercatione eius modi (e riporta tra l'altro una sprezzante allocuzione a Clodio).

  6. Νel 58, dopo essere stato eletto tribuno della plebe, Clodio riuscì a far esiliare l'odiato Cicerone, accusandolo di aver condannato illegalmente a morte dei cittadini romani nel corso della → "Catilina, Congiura di".