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  1. Il fatto di essere reputato, la stima e la considerazione in cui si è tenuti da altri: come avvocato gode buona, ottima r.; si è procurato una pessima r.; qui in paese ha cattiva r.; r. d’avaro, d’incostante; è una ditta di solida reputazione.

  2. – Creare una cattiva reputazione, diffondendo, a voce o per iscritto, notizie disonorevoli, vere o false. Part. pres. diffamante, con valore [...] , notizie diffamanti. Part. pass. diffamato, anche come agg.: una persona ormai diffamata, che ha perso la buona reputazione, disonorata.

  3. Considerazione in cui si è tenuti dagli altri: godere di una pessima, di un'ottima r.; con uso assol. si intende sempre in senso positivo: rovinarsi la r. sec. XIV

  4. Reputazione e credibilità. La crescita di una buona reputazione è legata alla credibilità che il popolo del web e non, attribuisce ad un determinato brand o azienda. La credibilità che attribuiamo a una persona non è oggettiva, ma soggettiva: dipende da come la nostra mente è fatta in termini di ricordi, emozioni, esperienze, capacità ...

  5. reputazione /reputa'tsjone/ s. f. [der. di reputare, riputare]. - 1. [stima e considerazione in cui si è tenuti da altri: r. di avaro] ≈ fama, firma, nome, (pop.) nomea, (pop.) nominata. 2. (estens.) [assol., buona reputazione: difendere la propria r.] ≈ buon nome, credito, rinomanza. ‖ onore, prestigio.

  6. reputazione ‹re·pu·ta·zió·ne› (o riputazione) s.f. ~ La considerazione altrui: una persona di dubbia r. godere un’ottima r. assol. Rispettabilità: difendere la propria r.

  7. 1. CO stima, considerazione in cui si è tenuti da altri: avere una pessima reputazione, godere di un’ottima reputazione | ass., buona fama, rispettabilità: avere una reputazione da difendere, rovinarsi la reputazione. 2.