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follìa s. f. [der. di folle1 ]. – 1. a. Genericam., stato di alienazione, di grave malattia mentale (sinon. quindi di pazzia ): essere colto da f. improvvisa; essere sull’orlo della follia.
Significato Delirio, pazzia, demenza intesa sia come patologia, sia in senso figurato. In musica: danza di origine iberica; schema melodico-armonico in voga nel periodo barocco Etimologia dal latino fòllis ‘sacco, mantice’, dalla famiglia di flare , ‘soffiare’, da cui ‘folle’, come ‘testa vuota’, con il suffisso -ia , che serve ...
Il termine follia deriva dal latino follis, di origine onomatopeica, significava vuoto o mantice. Nel corso dei millenni è profondamente variato sia il concetto di follia sia la sua interpretazione.
follia. [fol-lì-a] s.f. 1 Grave infermità mentale, perdita della ragione SIN pazzia: vittime della f. || alla f., fino alla f., moltissimo, perdutamente: amare qlcu. fino alla f. | f....
1 Alienazione mentale; pazzia: fu colto da f.; ha dato segni di f. || Follia collettiva, manifestazione di esasperata esaltazione, fanatismo di massa. 2 estens. Mancanza di buon senso, di...
Le forme buone di follia sono, per Platone, quella profetica, che consente di antivedere il futuro; quella purificatoria, che consente all'uomo di distanziarsi da determinati mali; quella poetica, ispirata direttamente dalle Muse; e quella amorosa, suscitata dal ricordo della bellezza ideale.
1. agire, comportarsi in modo irrazionale ed eccessivo, spec. perché in preda a una forte passione: ha fatto follie per quella ragazza. 2. darsi a sfrenati divertimenti. follia collettiva. loc.s.f. CO. fenomeno di esaltazione di massa che può spingersi fino a manifestazioni di violenza, di fanatismo e sim. Correzioni e suggerimenti. Condividi.