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  1. Figlio (n. 1278 - m. 1343) e successore (1309) di Carlo II d' Angiò, si ritrovò a regnare sulla sola Napoli in seguito alla cessione della Sicilia a Federico d' Aragona (1272-1337), secondo quanto stabilito nella Pace di Caltabellotta (1302). Ostile all'imperatore Enrico VII, ne affrontò la discesa in Italia (1311-13) ponendosi a capo dei ...

  2. La Bibbia d'Angiò, chiamata anche Bibbia di Napoli, Bibbia Angioina, Bibbia di Malines o Bibbia di Nicola di Alife, è un manoscritto realizzato da Cristoforo Orimina nel 1340 [1] per ordine di Roberto d’Angiò, al tempo sovrano del Regno di Napoli, e dedicato a sua nipote ed erede, Giovanna I d’Angiò . La Bibbia è composta da 344 fogli ...

  3. Roberto, primo conte d'Angiò.Particolare di una miniatura dell'Arbor genealogiae regum Francorum, manoscritto del XIV secolo. Appare interessante, per l'argomento in parola, una teoria che vorrebbe attribuita, l'istituzione di tale pratica, a Roberto, primo conte d'Angiò, il quale, già nel IX secolo, avrebbe aggiunto una bordura di rosso all'arme di Francia antica.

  4. Pietro d'Angiò. Pietro d'Angiò, detto Tempesta ( Napoli, 1292 – Montecatini, 29 agosto 1315 ), è stato un generale italiano, conte di Eboli nonché conte di Gravina e Capitano generale della parte guelfa in Toscana e Romagna per conto del fratello Roberto, re di Napoli .

  5. 2 set 2018 · Roberto d'Angiò. Gigliato e varianti IGNORED Roberto d'Angiò. Gigliato e varianti. Da enriMO 2 Settembre, 2018 in Monete e Medaglie delle Due ...

  6. Carlo nacque a Napoli da Roberto d'Angiò, che sarebbe poi divenuto re di Napoli, e da Jolanda d'Aragona, figlia di Pietro III, re di Aragona . Divenne Duca di Calabria, nel 1309, grazie alla concessione ottenuta dal padre Roberto, quando, alla morte di Carlo II d'Angiò, era divenuto re di Napoli; fu inoltre nominato Vicario Generale del Regno.

  7. Storia. L'opera fu eseguita da Martini, su commissione di Roberto d'Angiò, durante il suo soggiorno a Napoli avvenuto proprio intorno al 1317 (anno della canonizzazione di Ludovico), e fa seguito ai rapporti già esistenti tra la Casa d'Angiò e il pittore senese: questi già nei suoi affreschi assisiati aveva raffigurato, per due volte, San Ludovico e probabilmente, sempre ad Assisi, aveva ...