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Prese il suo nome dalla Contea palatina del Palatinato-Zweibrücken. Questo casato ha dato origine a due rami cadetti, il Palatinato-Zweibrücken-Kleeburg che regnò in Svezia, e il Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld che salì al trono di Baviera con il re Massimiliano I. Sovrani svedesi del casato Carlo X Gustavo
Cristiano III, conte palatino di Zweibrücken-Birkenfeld ( Strasburgo, 7 novembre 1674 – Zweibrücken, 3 febbraio 1735 ), fu un membro del casato del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld, un ramo cadetto del casato di Wittelsbach. Era figlio del conte palatino Cristiano II e di Caterina Agata, contessa di Rappoltstein.
Carlo II Augusto Cristiano di Birkenfeld fu duca di Zweibrücken dal 1775 al 1795. Era figlio di Federico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld e di Maria Francesca di Sulzbach, membro del casato del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld, un ramo del casato di Wittelsbach.
Cristiano di Zweibrücken ritratto da Johann Georg Ziesenis durante una battuta di caccia, 1757. Cristiano IV era figlio di Cristiano III del Palatinato-Zweibrücken e di sua moglie, Carolina di Nassau-Saarbrücken . Dopo aver ereditato il trono alla morte del padre nel 1735, il tredicenne Cristiano IV rimase sotto tutela della madre sino al ...
Carlo Ottone nacque a Birkenfeld, unico figlio maschio di Giorgio Guglielmo, conte palatino di Zweibrücken-Birkenfeld e di sua moglie Dorotea di Solms-Sonnenwalde. Successe a suo padre dopo la sua morte nel 1669. Morì a Birkenfeld nel 1671. Non avendo eredi, il suo successore fu il cugino Cristiano del Palatinato-Zweibrücken-Bischweiler.
Alla morte del padre nel 1569, Carlo e i fratelli maschi si spartirono i territori del padre e lui ottenne il Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld, che governò fino al 1600. 22 relazioni.
Giorgio Guglielmo nacque ad Ansbach nel 1591 come maggiore dei figli di Carlo I, conte palatino di Zweibrücken-Birkenfeld. Successe al padre nel 1600 come conte di Sponheim. Fu co-regnante del condominio sponheimicese insieme con il margravio Guglielmo di Baden-Baden, il quale aveva faticosamente respinto i movimenti controriformisti.