Yahoo Italia Ricerca nel Web

Risultati di ricerca

  1. Per essere causa di annullamento, l'errore deve essere essenziale e riconoscibile dall'altro contraente (art. 1428 c.c.); la violenza può anche essere esercitata da un terzo (art. 1434 c.c.); il ...

  2. 27 mar 2024 · Quivi all'art. 422 si assoggetta l'annullamento dei contratti per incapacità naturale al presupposto della mala fede dell'altro contraente; e questa malafede deve risultare, o dal pregiudizio che ne deriva all'incapace, o dalla qualità del contratto o da altre circostanze (il codice dice "altrimenti"), e quindi dalla conoscenza o dalla riconoscibilità della incapacità naturale.

  3. 27 lug 2023 · 5 L’annullamento: il rimedio dei vizi della volontà. Sono vizi del consenso quelli definiti dall’ articolo 1427 del Codice Civile: “Il contraente, il cui consenso fu dato per errore, estorto con violenza o carpito con dolo, può chiedere l'annullamento del contratto secondo le disposizioni seguenti”.

  4. 27 mar 2024 · Dispositivo dell'art. 1436 Codice Civile. La violenza è causa di annullamento del contratto anche quando il male minacciato riguarda la persona o i beni del coniuge del contraente o di un discendente o ascendente di lui (1). Se il male minacciato riguarda altre persone, l'annullamento del contratto è rimesso alla prudente valutazione delle ...

  5. 4 gen 2017 · L’azione di annullamento per violenza morale, ex artt. 1434, ... non integra la violenza morale richiesta dagli artt. 1434 e 1435 c.c. per la caducazione del contratto. ...

  6. 17 apr 2024 · In precedenza, già Cass. civ. sez. I, 16 settembre 2022, n. 27323 (primo arresto specifico sul tema) aveva affermato che “L'azione di annullamento delle pattuizioni di contenuto economico contenute negli accordi di separazione consensuale omologata può essere esercitata, integrando un vizio della volontà, nel caso di violenza morale, che ...

  7. Non basta però, un qualsiasi atto di violenza; ma affinché si possa far luogo all’annullamento del contratto la violenza, che può provenire anche da un terzo, deve essere di tal natura da fare impressione sopra una persona sensata e da farle temere di esporre sé o i suoi beni (o anche la persona o i beni del coniuge, di un ascendente o di un discendente) a un male ingiusto e notevole ...