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  1. Immanuel Kant ha richiamato la rivoluzione copernicana per riferirsi a quel ribaltamento della prospettiva filosofica da lui stesso operato. Infatti, contrariamente al senso comune, secondo cui l'uomo doveva adattare i propri schemi mentali agli oggetti da conoscere, Kant si propose di dimostrare che il nostro intelletto gioca un ruolo fortemente attivo nel metodo conoscitivo; le proposizioni ...

  2. 23 giu 2016 · La Critica della Ragion Pura è la prima delle tre critiche scritte da Kant, pubblicata in due edizioni (1781 e 1787) e finalizzata a rispondere alla domanda «che cosa posso pensare?» ovvero ...

  3. riforme, non la rivoluzione; ed erano l'urgenza e il bisogno di queste riforme che generavano simpatia e interesse per gli avvenimenti francesi. Abbiamo parlato sinora di Herder e ricordato il gruppo degli intellettuali di Weimar. La simpatia di Kant per la rivoluzione francese è divenuta addirittura proverbiale.

  4. ELABORATO. Costruire un prontuario di risposte alle principali e più frequenti domane poste dagli studenti sulla Critica della ragion pura.Il prontuario può essere organizzato secondo il modello delle FAQ proprie di molti siti Internet, secondo cui a ogni questione posta segue una riposta chiara e sintetica.

  5. In Kant il male non è una questione di ordine metafisico, ma di ordine morale e la sua radicalizzazione è osservabile empiricamente. Non è di ordine metafisico poiché, nell’uomo, il male non è imputabile alla propria sostanza, né nel caso egli sia un essere creato da Dio, né dal punto di vista del suo biologico appartenere alla specie umana, insomma: il male non è innato, non in ...

  6. Basata sul testo "La filosofia cosmopolitica di Kant", del Prof. Giuliano Marini. Argomenti trattati: 1. Kant e l’illuminismo. Uso pubblico e privato della ragione 2. Le tre domande della filosofia 3. Sul rapporto fra teoria e pratica: Il pensiero kantiano sullo Stato 4. Le forme di governo e i principi a Priori della Repubblica 5.

  7. La "rivoluzione copernicana", operata nella Critica della ragion pura, si ripropone nella Critica del Giudizio: il bello non è più qualcosa di oggettivo e ontologico, ma l'incontro tra spirito e cose, attraverso la mediazione della nostra mente; infatti,secondo la rivoluzione copernicana di Kant, è sempre il soggetto il centro di ogni cosa.