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  1. Con la bolla d’oro di Carlo IV (1356), che regolava l’elezione imperiale presidenza, formalmente elettiva, ma di fatto ereditaria, degli Asburgo d’Austria. Il S. fu del tutto compromesso dal distacco,

  2. Bolla Aurea(o "promessa di Eger"), Federico promette di mantenere la separazione fra Impero e Regno di Sicilia, pretesa del Pontefce, di rinunciare ai diritti germanici in Italia, in più ad intraprendere una crociata in Terrasanta. Ma per il riconoscimento del suo ruolo di imperatore si dovrà aspettare il 25 lglio 1215

  3. 3 apr 2020 · La Bolla d’Oro di Rimini di Gaetano Dini. Rimini nel Medioevo era una città ghibellina. Nel 1157 il Comune di Rimini ottenne dall’imperatore Federico Barbarossa un privilegio che riconosceva le magistrature municipali e concedeva alla “diletta e fedelissima città”, ghibellina da sempre, ogni diritto sul suo territorio e facoltà di battere moneta.

  4. L'imperatore decise così di emanare la "crisobolla" nel maggio del 1082, concedendo ai Veneziani libero accesso ai porti delle diverse province dell'impero bizantino; così facendo, gli Amalfitani furono costretti a passare sotto il controllo veneziano. Vediamo così i Veneziani commerciare in tessuti provenienti da Bisanzio, e specialmente in ...

  5. 17 dic 2020 · Con tale documento, chiamato anche Bolla di Eger, Federico promise di tenere separate le corone di Sicilia e di Germania e di indire una crociata in Terrasanta, per far contento il Papa.

  6. CARLO IV E LA BOLLA D’ORO. Carlo IV, duca di Lussemburgo, venne eletto re di Germania nel 1346, re di Boemia nel 1347 e imperatore del Sacro Romano Impero nel 1355, spodestando il precedente imperatore Ludovico IV chiamato “ Ludovico il Bavaro “ ( Ludwig der Bayer ), in carica dal 1328. Nato a Praga nel 1316, ancora oggi Carlo IV viene ...

  7. 28 apr 2013 · La Bolla d'oro restò in vigore fino al 1806, anno in cui il Sacro Romano Impero si sciolse. Nei trentuno capitoli della Bolla d'oro trovavano spazio anche numerose altre leggi. In particolare, il quindicesimo capitolo stabiliva l'illegalità delle confederazioni, e consentiva la persecuzione delle leghe che si erano formate tra le città dell'Impero durante il Medioevo.