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  1. Cristina di Lorena 1565-1636 Nata nel 1565 da Carlo II duca di Lorena (1543-1608) e Claudia, figlia del re di Francia Enrico II di Valois (1519-1559) e di Caterina de' Medici (1519-1589), dopo la precoce morte della madre, si trasferì dalla Lorena a Parigi presso la nonna, regina di Francia.

  2. Cristina di Lorena. Cristina di Lorena (in francese: Christine de Lorraine; Bar-le-Duc, 16 agosto 1565 – Firenze, 20 dicembre 1636), figlia del duca Carlo III di Lorena e di Claudia di Francia, fu moglie del granduca Ferdinando I de' Medici e, in quanto tale, granduchessa consorte di Toscana. Dopo la morte prematura di suo figlio Cosimo II de ...

  3. Abstract. La lettera di Galileo a Cristina di Lorena, Granduchessa di Toscana, è testimonianza di una delle prime storiche battaglie per l'affrancamento del sapere scientifico e filosofico dal dogmatismo religioso. Nella sua arringa a favore del sistema copernicano, di cui ne prospetta una sintesi agile e ricca al tempo stesso, Galileo ...

  4. Nella Lettera a Cristina di Lorena , in aggiunta ai passi già elencati a sostegno delle proprie tesi [ad esempio V, 317 o V, 346], Galileo allarga il campo per rispondere a quanto scaturito dal dibattito successivo alla Lettera a Benedetto Castelli, soffermandosi in particolare sui rilievi emersi nella polemica fra Roberto Bellarmino e Paolo Antonio Foscarini.

  5. 2) Cristina di Lorena: un’icona femminile e la sua corrispondenza epistolare analizzata e sintetizzata. Cristina di Lorena, granduchessa di Toscana nel XVI secolo, è stata una figura iconica per il suo tempo. La sua corrispondenza epistolare rivela una donna colta, intelligente e dotata di una spiccata sensibilità artistica.

  6. brunelleschi.imss.fi.it › itinerari › biografiaCristina di Lorena

    Nel 1615 Galileo indirizzò a Cristina di Lorena la più famosa delle "Lettere copernicane", con la quale tentava di dimostrare la possibile conciliazione fra moto della terra e Sacre Scritture, rivendicando fra l'altro alla filosofia naturale la possibilità di un'azione autonoma da ogni ingerenza di tipo teologico.