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  1. Antonio da Sangallo il Vecchio. Nome con cui è noto l'architetto e ingegnere militare Antonio Giamberti (Firenze 1453 o 1455 circa - ivi 1534). Fratello minore di Giuliano, con cui spesso collaborò, tra i suoi primi lavori autonomi spiccano le trasformazioni delle fortezze dello stato pontificio come ingegnere-architetto ...

  2. Il popolo poliziano decise di erigere una nuova chiesa affidando l'incarico ad Antonio da Sangallo il Vecchio.Questi progettò un imponente edificio a pianta centrale e l'ambizioso progetto venne sostenuto da papa Leone X, che era stato educato da Agnolo Poliziano, nativo proprio della cittadina toscana.

  3. Antonio da Sangallo il Giovane, vero nome Antonio Cordini (Firenze, 12 aprile 1484 – Terni, 3 agosto 1546), è stato un architetto italiano, attivo durante il Rinascimento e il Manierismo. Il nonno Francesco Giamberti lavorava il legno e gli zii Giuliano da Sangallo ed Antonio da Sangallo il Vecchio erano celebri architetti del tempo.

  4. Autore. : Antonio da Sangallo il Vecchio. Antonio da Sangallo il Vecchio ( Firenze, 1455 1 – Firenze, 27 dicembre 1534 1 2 ), floruit tra il 1482 3 e il 1534 3, noto anche come Antonio Giamberti, Antonio da Sangallo e Antonio il vecchio, architetto e scultre italiano. Voce enciclopedica su Wikipedia. Immagini e/o file multimediali su Commons.

  5. Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, e di Smeralda Giamberti, la quale era sorella dei celebri architetti Giuliano e Antonio (il Vecchio), detti da Sangallo dalla contrada fiorentina in cui abitavano, nacque a Firenze il 12 apr. 1484.

  6. Le esperienze maturate nell’arco della sua lunga attività si trovano riassunte nel Palazzo Farnese, il vero capolavoro di Antonio da Sangallo il Giovane. Cominciata intorno al 1513, la fabbrica procede fra interruzioni e variazioni del disegno fino al 1534, quando il committente – oramai papa – decide di adeguare il progetto al suo nuovo status.

  7. L’appellativo ” Sangallo ” si deve alla contrada cittadina in cui viveva. Nel capoluogo toscano si formò come legnaiolo presso la bottega di famiglia. Visse e lavorò prevalentemente a Roma, al servizio di diversi papi. Si trasferì nella capitale agli inizi del Cinquecento, al seguito degli zii Giuliano e Antonio da Sangallo il Vecchio.