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  1. 15 nov 2020 · Il desiderio carnale È qui che la sua passione si fa gestualità; è qui, attraverso le sue mani, che possiamo indagare il secondo stadio della fenomenologia del desiderio carnale. La prima cosa che Pigmalione ha l’impulso di fare concretamente, infatti, è toccare la statua: il tatto è il secondo senso che viene coinvolto nell’infatuazione.

  2. In questo secondo video sul Carme 51 di Catullo, il carme viene analizzato e commentato dal punto di vista retorico e semantico. Fin dall'inizio del testo possiamo percepire la presenza di un rivale ideale, che assume una condizione di assoluta beatitudine pari a quella della divinità, un ille che si contrappone al poeta suscitando la sua gelosia.

  3. Si tratta del carme LI, tratto dalla raccolta poetica di Gaio Valerio Catullo intitolata Carmina o Liber (I a.C.). Catullo sta rivisitando l’ode 31 della poetessa greca Saffo ( Φαίνεταί μοι κῆνος ἴσος θέοισιν) da molti intitolato Ode alla Gelosia, che racconta di una ragazza che si allontana dal thiasos (la ...

  4. 3 nov 2022 · Carme 51 Catullo: traduzione. Ed ecco invece di seguito la traduzione: Assomiglia a un dio, superiore, se è lecito, agli dei. colui che guarda e insistentemente ascolta che ridi dolcemente. te ...

  5. 24 feb 2017 · Secondo la “legge del desiderio”è l’agire che ci dice di comportarci secondo il nostro desiderio, ed è l’unica cui dare ascolto senza indugi. . Il nostro desiderio è dell’altro nella misura in cui siamo portati a desiderare ciò che gli altri desiderano, le mode, gli stili di vita, il futuro, Il desiderio diviene, insomma ...

  6. Tutto il carme è incentrato sul diverso modo che hanno Catullo e Lesbia di intendere l'amore. Possem esprime un desiderio irrealizzabile; infatti solo Catullo è così legato a Lesbia, che invece non vede la loro relazione come un legame matrimoniale, non vuole un rapporto esclusivo con lui, lo dimentica facilmente.

  7. L’incipit del carme 51 di Catullo risulta sovrapponibile all’ode 31 di Saffo – ode della gelosia, ode del Sublime -, ma già dal v. 2 il poeta latino si distacca dalla lirica greca passando dall’assimilazione al superamento del dio (superare) e dando più spazio all’uomo (che “guarda e ascolta” , mentre in Saffo “ascolta” soltanto) e meno alla donna.