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  1. Derrida si dimostra efficace e puntuale nello stare “tra” (zwischen) Heidegger e i suoi predecessori: il giovane autore risulta pienamente in grado di posizionarsi sia all’interno che all’esterno, sia al di là che al di qua – ai margini insomma – dell’interpretazione che Heidegger dà di Husserl e Hegel.

  2. Nella riflessione ontologica, Derrida fonda la maggior parte dei suoi concetti più importanti. Riprendendo e, in un certo senso, estremizzando le istanze mosse da Heidegger sulla difficoltà dell'Essere, Derrida riconosce l'indefinibilità dell'identità dell'Essere giacché esso conserva in sé medesimo una differenza.

  3. Derrida, Jacques. Filosofo francese (El Biar, Algeri, 1930 - Parigi 2004). Di formazione fenomenologica, studioso di Nietzsche, Heidegger e Levinas, della psicoanalisi e dello strutturalismo, D. è uno dei protagonisti del pensiero della ‘differenza’. La sua riflessione, sviluppando il problema heideggeriano della ‘differenza ontologica ...

  4. Questo corso dedicato ad Heidegger rappresenta dunque, nello stesso tempo, uno spaccato della sua ricezione in Francia e la matrice di alcuni temi e motivi operativamente centrali nell'opera di Derrida: un confronto tra due cammini di pensiero radicalmente diversi ma ugualmente fondamentali per la filosofia del nostro tempo, in cui «la questione dell'Essere e la Storia» vengono attraversate ...

  5. La differenza ontologica, infatti, non è una condizione di separazione; Essere e ente sono invece inscindibilmente legati e l'Essere è solo in quanto si manifesta nell'ente. D'altra parte, secondo Heidegger, da tempo, soprattutto a causa dello sviluppo della metafisica, il pensiero ha perso la capacità di porre attenzione a tale differenza ...

  6. nas (J. Derrida, Violenza e metafisica, in J. Derrida, La scrittura e la differenza, tr. it. di G. Pozzi, Einaudi, Torino 1990). Qui Derrida evidenzia quella differenza che intercorre tra l’interrogazione “pre-metafisica” (o “oltre-metafisica”, dato che non si tratta di ritrovare un’origine perduta nel

  7. DANIELE DE SANTIS DERRIDA TRA LE FENOMENOLOGIE: 1953-1967 Nonostante Jacques Derrida sia da molti considerato un classico della filosofia della seconda metà del Novecento, pochi sono stati finora gli sforzi atti a ricostruire, “filologicamente” oltre che speculativamente, gli sviluppi del suo pensiero negli anni che vanno dal 1953 al 1967.