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  1. Vittorio Emanuele II (1820-1878) fu il più amato dei sovrani di casa Savoia, anche per via delle sue qualità umane. Divenuto re di Sardegna nel 1849, egli collocò il suo Piemonte alla guida del progetto risorgimentale, coronato nel 1861 con l’Unità d’Italia e nel 1870 con la presa di Roma. Alla sua morte, il 9 gennaio 1878, fu salutato ...

  2. La statua di Vittorio Emanuele II, il blocco di roccia del Monte Grappa, il Ciclo delle Regioni d'Italia: alcune delle meraviglie storiche che non puoi perdere.

  3. Il VIVE è il nuovo istituto del Ministero della Cultura che gestisce due prestigiosi monumenti di Roma: il Vittoriano e Palazzo Venezia. Scopri la storia, le collezioni, le mostre e le attività di questi luoghi simbolo della capitale, attraverso video, visite guidate, laboratori e conferenze. Il VIVE ti aspetta a piazza Venezia, nel cuore della città eterna.

  4. Home. Guida rapida. Contatti. Contatti. Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele III" P.zza del Plebiscito 1, 80132 Napoli. DirettoreLucia Marinelli (Funzionario delegato dal Direttore generale avocante) Telefono(+39) 0817819111 - fax: (+39) 081403820. Email bn-na@cultura.gov.it.

  5. La Biblioteca Nazionale di Napoli ha i seguenti compiti: a) conserva, tutela, valorizza e promuove le proprie raccolte manoscritte e a stampa, bibliografiche, documentarie, iconografiche; b) promuove l'attività scientifica, filologica, codicologica, iconologica, di concerto con organismi universitari e stranieri, attraverso la valorizzazione ...

  6. Il Vittorio Emanuele II a cavallo rappresenta il fulcro visivo e spaziale dell’intero complesso. Non lasciatevi però ingannare, perché le dimensioni sono eccezionali: la statua, per esempio, con i suoi 10 metri di lunghezza e 12 di altezza, è talmente grande che prima di essere posta in opera ospitò nel ventre del cavallo un pranzo per ventuno persone.

  7. Il Vittoriano, il principale monumento costruito dall’Italia in memoria di Vittorio Emanuele II, costituisce il segno più forte del passaggio dalla Seconda alla Terza Roma. L’idea sorse nella mente di Agostino Depretis e Francesco Crispi, nel gennaio 1878, in uno con la scomparsa del primo re d’Italia.