Yahoo Italia Ricerca nel Web

Risultati di ricerca

  1. The House of Sforza (Italian:) was a ruling family of Renaissance Italy, based in Milan.Sforza rule began with the family's acquisition of the Duchy of Milan following the extinction of the Visconti family in the mid-15th century and ended with the death of the last member of the family's main branch, Francesco II Sforza, in 1535.

  2. Francesco Sforza (Cigoli, 23 luglio 1401 – Milano, 8 marzo 1466) è stato il primo duca di Milano appartenente alla dinastia degli Sforza.. Valente condottiero di compagnia di ventura, per anni Francesco Sforza combatté al servizio dei vari principati italiani, dal Regno di Napoli allo Stato della Chiesa, per giungere infine alla corte del duca di Milano Filippo Maria Visconti.

  3. La famiglia Sforza-Cesarini che ancora oggi abita l’omonimo palazzo romano discende da quella degli Sforza che, per più generazioni, dal 1450 al 1535, occupò la signoria di Milano. La famiglia Sforza, forse originaria della Dacia, ha le sue radici storiche in Cotignola (RA), dove nacque Muzio Attendolo (1369-1424), il cui soprannome di “Sforza” sostituirà in seguito il cognome originario.

  4. La Signoria degli Sforza Nel 1447, alla morte di Filippo Maria Visconti che, non avendo figli maschi, lascia il Ducato di Milano in eredità a Filippo V d'Aragona, un gruppo di aristocratici e giuristi milanesi proclama l'Aurea Repubblica Ambrosiana, chiamando a difesa della città, assediata dai Veneziani, il capitano di ventura Francesco Sforza, che era già stato al comando

  5. 5 giorni fa · Gli Sforza e i Visconti a Milano: ... La signoria sul libero comune di Milano, istituita dalla famiglia Della Torre nel 1259, passò ai Visconti nel 1277.

  6. Lo Sforza inizia nel 1449 l'azione contro Milano; occupa il territorio fra l'Adda e il Ticino e inizia il blocco contro Milano. Venezia non sta ai patti e cambia atteggiamento alleandosi con la repubblica Ma l'assedio dello Sforza su Milano continua indisturbato e implacabile per otto mesi. Ed dura per Milano.

  7. “Di tutto restano tre cose: la certezza che stiamo sempre iniziando, la certezza che abbiamo bisogno di continuare, la certezza che saremo interrotti prima di finire.