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  1. Pachamama. Pachamama: (s.f.) dal Quechua “Pacha” spazio, tempo, universo o mondo; e “mama” madre, Madre Terra. Il culto alla Pachamama riflette il legame ancestrale dei popoli andini di Colombia, Ecuador, Perú, Bolivia, Cile e Argentina con la natura. Nella mitologia Inca, la Pachamama è responsabile della creazione di montagne, dei ...

  2. Il pensiero femminista tende a non voler parlare di maternità perché, da una parte, teme di cadere in quella visione tradizionale e religiosa che la dipinge dolce, idilliaca, autosacrificale e, dall’altra, perché teme di ridurre il femminile al compito di riproduzione, quindi, di cacciare la donna in una gabbia biologica che la trattiene nell’ambito della natura, mentre l’uomo ...

  3. Sono racconti in cui la Arslan declina i temi che più le sono cari: la questione armena e l'insensatezza della guerra, ma anche la spontaneità dell'infanzia, la natura madre e matrigna, l'odio che contamina e deturpa, la forza invincibile dell'amore.

  4. Ad aiutarlo c’è una natura che, anziché matrigna, si palesa come una madre buona che accudisce i propri figli, facilitandone la vita e placandone le amarezze. E così come vivono, seppelliscono anche i loro morti: nessun lento corteo nero turba l’armonia di questa generale vivacità. Ho veduto il funerale di una bimba.

  5. Quest’altra faccia del Mediterraneo la spaventava, la calma l’avvertiva come aliena, ma al contempo magica. Questa assenza della tragicità nella sua natura matrigna e panica ha permesso a Goliarda di concedersi una pausa e di contemplare sia ciò che era fuori che quello che era dentro di lei.

  6. Per Shakespeare la Natura non era solo la ‘madre benigna’ che oggi è necessario proteggere: era anche ‘matrigna’, temibile, capace di uccidere con la sua imprevedibilità. Si ritroveranno entrambi questi aspetti nelle parole dei personaggi che attendono nel Parco, come Ofelia che si delizierà fra i fiori sulle sponde del laghetto, o Ariel che danzerà magicamente ad un passo dal mare ...

  7. Per Shakespeare la Natura non era solo la “madre benigna” che oggi è necessario proteggere: era anche “matrigna”, temibile, capace di uccidere con la sua imprevedibilità. Si ritroveranno entrambi questi aspetti nelle parole dei personaggi che attendono nel Parco, come Ofelia che si delizierà fra i fiori sulle sponde del laghetto, o Ariel che danzerà magicamente ad un passo dal mare ...