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  1. Vittorio Amedeo II di Savoia, ovvero Vittorio Amedeo Francesco di Savoia (Torino, 14 maggio 1666 – Moncalieri, 31 ottobre 1732), è stato sovrano dello Stato sabaudo dal 1675 al 1730, re di Sicilia dal 1713 al 1720 e re di Sardegna dal 1720 al 1730. Fu soprannominato la Volpe Savoiarda.

  2. Vittorio Amedeo I di Savoia ( Torino, 8 maggio 1587 – Vercelli, 7 ottobre 1637) fu duca di Savoia e sovrano dello Stato sabaudo dal 1630 al 1637. Fu anche re titolare di Cipro e Gerusalemme . Indice. 1 Biografia. 1.1 Infanzia. 1.2 Matrimonio. 1.3 Fasti della corte. 1.4 Politica. 1.5 Morte. 2 Discendenza. 3 Ascendenza. 4 Onorificenze. 5 Note.

  3. Andrea Merlotti. VITTORIO AMEDEO II di Savoia. – Vittorio Amedeo Francesco di Savoia nacque al Palazzo Reale di Torino, il 14 maggio 1666, «alle sette circa di mattina», unico figlio del duca Carlo Emanuele II e della sua seconda moglie Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours.

  4. Nel 1602 il re di Spagna, nonostante l’opposizione del potente duca di Lerma, assegnò a Vittorio Amedeo il priorato melitense di Crato, che dipendeva dalla lingua di Castiglia (Bolla di papa Clemente VIII di collazione del Priorato del Crato in Portogallo a favore del principe Vittorio Amedeo di Savoia, 29 luglio 1602, in Archivio di Stato di Torino, Corte, Corti estere, Portogallo, mz. 1 ...

  5. Amedeo I di Spagna nacque a Torino il 30 maggio 1845, figlio di Vittorio Emanuele II di Savoia e di sua moglie Maria Adelaide d’Asburgo-Lorena. Dopo aver trascorso la sua giovinezza in Italia, Amedeo si unì all’esercito italiano e partecipò alla seconda guerra d’indipendenza italiana.

  6. VITTORIO AMEDEO II duca di Savoia, re di Sicilia, re di Sardegna. Nato a Torino il 14 maggio 1666, morto a Rivoli il 31 ottobre 1732. Aveva nove anni alla morte del padre Carlo Emanuele II (1675): la madre, Giovanna Battista di Nemours, assunse la reggenza e la mantenne anche quando il figlio ebbe raggiunto la maggiore età (maggio 1680).

  7. 7 mag 2009 · Vittorio Amedeo ed Eugenio di Savoia arrivarono a Torino, quando ormai la città era ridotta allo stremo, dopo 117 giorni di sangue e di fame. I due Savoia avevano solo 30.000 uomini contro i 47.000 francesi, ma fu il genio tattico e strategico del Principe Eugenio di Savoia ad avere la meglio.