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  1. 9 ott 2020 · Peeping Tom, la storia. La nascita dell’ espressione inglese Peeping Tom trarrebbe origine dalla leggenda legata a Lady Godiva. La giovane, vissuta tra il il X e l’XI secolo, è stata una nobildonna diventata celebre per una peripezia della quale si è resa audacemente protagonista. Si racconta, infatti, che cavalcò nuda per ...

    • Roberta Favazzo
  2. Si tratta di un thriller psicologico e metacinematografico, scritto dal crittografo Leo Marks, incentrato sull'ossessione del guardare (il Peeping Tom del titolo originale è, in inglese, sinonimo gergale di guardone ), e sulle conseguenze comportamentali delle violenze subite durante l'infanzia.

  3. it.wikipedia.org › wiki › Peeping_TomPeeping Tom - Wikipedia

    Peeping Tom. Peeping Tom è un personaggio citato nella leggenda di Lady Godiva. Nella lingua inglese è un termine utilizzato per indicare un voyeur . L'occhio che uccide ( Peeping Tom) – film del 1960 diretto da Michael Powell. Peeping Tom – gruppo musicale statunitense.

  4. peeping Tom - definizione, significato, pronuncia audio, sinonimi e più ancora. Che cosa è peeping Tom? 1. a man who tries to secretly watch women when they are wearing no clothes 2. a man who tries to…: Vedi di più ancora nel dizionario Inglese - Cambridge Dictionary.

  5. 8 ott 2020 · Notizie. Immagini. di. Salvo Privitera. 8/10/2020, ore 23:05. La famosa espressione inglese "Peeping Tom", che significa guardone, ha origine dalla leggenda di un giovane che restò cieco per...

  6. A voyeur. A man who furtively observes naked or sexually active people for his own gratification. What's the origin of the phrase 'Peeping Tom'? The expression ‘Peeping Tom’. derives from the story of. Lady Godiva riding through. the streets of Coventry.

  7. Peeping Tom in "Enciclopedia del Cinema" - Treccani - Treccani. Emanuela Martini. (GB 1960, L'occhio che uccide, colore, 109m); regia: Michael Powell; produzione: Michael Powell per Anglo-Amalgamated; sceneggiatura: Leo Marks; fotografia: Otto Heller; montaggio: Noreen Ackland; scenografia: Arthur Lawson; musica: Brian Easdale.