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  1. it.wikipedia.org › wiki › Dino_GrandiDino Grandi - Wikipedia

    Dino Antonio Giuseppe Grandi, Conte di Mordano (Mordano, 4 giugno 1895 – Bologna, 21 maggio 1988), è stato un politico e diplomatico italiano, passato alla storia per la presentazione dell'omonimo ordine del giorno al Gran consiglio del fascismo del 25 luglio 1943 che portò alla destituzione di Benito Mussolini.

  2. 30 gen 2024 · La fiction è composta da 6 episodi, andati in onda in prima serata su Rai 1 dal 29 al 31 gennaio, mentre è disponibile nella sua completezza su Rai Play. Scopriamo che fine ha fatto Dino Grandi dopo la caduta del fascismo: l'esilio all'estero, tra Portogallo e Brasile, il ritorno in Italia e la morte, negli anni '80.

  3. Iscrittosi, nel 1913, a giurisprudenza nell'ateneo bolognese, il G. si scoprì vocato alla professione giornalistica. Decisivo fu l'incontro con N. Quilici e, tramite lui, con M. Missiroli, direttore de Il Resto del carlino . Il primo lo avviò al praticantato, portandoselo dietro, fra l'altro, sia a Vienna alla vigilia dell'attentato di ...

  4. Ultimo aggiornamento. Ricevi gli aggiornamenti. Storia della vita di Dino Grandi, gerarca fascista e politico italiano. Aggressive diplomazie. Leggendo questo profilo biografico puoi conoscere anche la bibliografia, la data in cui Dino Grandi nacque, l'età e il giorno in cui morì.

  5. 30 gen 2024 · Dino Grandi, chi era il gerarca che fece cadere Benito Mussolini il 25 luglio 1943. Cronaca fotogallery. 30 gen 2024 - 15:32 10 foto. ©Getty. Originario di Bologna, l'uomo che diede il proprio nome all’ordine del giorno che fece cadere il dittatore è ancora oggi considerato una delle figure più controverse del regime fascista.

  6. 29 gen 2024 · Ecco chi è Dino Grandi e perché questo personaggio è importante per la storia d'Italia. Chi era Dino Grandi, l’autore dell’ordine del giorno che provocò la caduta di Mussolini

  7. DAL VOCABOLARIO. LEMMI CORRELATI. Uomo politico italiano (Mordano 1895 - Bologna 1988). Combattente della prima guerra mondiale, dirigente del fascismo emiliano ( deputato dal 1921), passò da posizioni rivoluzionarie a posizioni più moderate e filocostituzionali.