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  1. Giovanni Rucellai, detto Giovanni di Paolo o Giovanni I per distinguerlo da suo nipote omonimo Giovanni Rucellai (Firenze, 26 dicembre 1403 – Firenze, 1481), è stato un mercante, umanista e scrittore italiano, importante mecenate della Firenze rinascimentale.

  2. Giovanni Rucellai (26 December 1403 – 1481), known by his name with the patronymic Giovanni di Paolo Rucellai, was a member of a wealthy family of wool merchants in Renaissance Florence, in Tuscany, Italy.

  3. Fu uno degli aristocratici coinvolti nell’espulsione del gonfaloniere Pier Soderini e nel reinsediamento del regime mediceo nel settembre del 1512. Pochi mesi più tardi, con l’elezione del cugino Giovanni de’ Medici al soglio pontificio come Leone X, si trasferì a Roma e iniziò la sua carriera ecclesiastica, pur continuando quella letteraria.

  4. RUCELLAI, Giovanni. – Nacque a Firenze nel gonfalone del Leone rosso del quartiere di S. Maria Novella il 26 dicembre 1403 da Paolo di messer Paolo di Bingeri di Nardo di Giunta Rucellai e da Caterina di Filippo di ser Giovanni Pandolfini. Rimasto precocemente orfano di padre nel 1406, fu allevato, con i fratelli Filippo, Donato e Paolo ...

  5. www.museionline.info › tipologie-museo › tempietto-rucellaiTempietto Rucellai - Firenze

    Il Tempietto del Santo Sepolcro è un monumento funebre, conservato nella cappella del Santo Sepolcro che è l'unica parte ancora consacrata della ex-chiesa di San Pancrazio. Nel tempietto è sepolto Giovanni di Paolo Rucellai e l'architettura è opera di Leon Battista Alberti.

  6. L’origine dei Rucellai viene fatta risalire a un leggendario Ferro vissuto nella prima metà del XII secolo, oppure a un Alamanno di Monte attivo intorno alla metà del XIII secolo, cui veniva attribuita in modo altrettanto leggendario, a partire dallo Zibaldone quattrocentesco di Giovanni di Paolo Rucellai, l’introduzione dell’erba rusca ...

  7. Figlio di Bernardo e di Nannina de’ Medici, sorella di Lorenzo il Magnifico, nacque il 20 ottobre 1475. Fu discepolo del filosofo Francesco Cattani da Diacceto, che dedicò a lui e al suo fratello maggiore Palla l’edizione definitiva del trattato De pulchro.