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  1. Lucio Calpurnio Pisone Cesonino (latino: Lucius Calpurnius Piso Caesoninus; Cadeo, 105-101 a.C. – 43 a.C.) è stato un politico romano, suocero di Giulio Cesare. Viene identificato come l'antico proprietario della Villa dei papiri a Ercolano, dove è stata ritrovata una biblioteca ricca di volumi di filosofia epicurea, di cui fu ...

  2. Lucio Calpurnio Pisone Cesonino (latino: Lucius Calpurnius Piso Caesoninus) (... – ...; fl. II secolo a.C.) è stato un politico e generale romano. Biografia. Come si deduce dal nome, Cesonino apparteneva in origine alla gens Caesonia e fu poi adottato da un Lucio Calpurnio Pisone.

  3. Lucio Calpurnio Pisone Cesonino, detto il Pontefice, (in latino Lucius Calpurnius Piso Caesoninus Pontifex; 48 a.C. – 32) è stato un politico e militare romano del periodo imperiale . Indice. 1 Biografia. 2 Note. 3 Bibliografia. 4 Altri progetti. 5 Collegamenti esterni. Biografia.

  4. Pisóne Cesonino, Lucio Calpurnio nell'Enciclopedia Treccani - Treccani - Treccani. Uomo politico romano (n. 101 a. C.); pretore (61), fu accusato di concussione (59) da Clodio, ma venne assolto e grazie all'appoggio di Cesare, suo genero, ebbe (58) il consolato; aiutò Clodio nella lotta per l'esilio di Cicerone; Clodio gli ottenne in ...

  5. Mondo greco. Pisóne Cesonino, Lùcio Calpùrnio. (latino Lucíus Calpurníus Piso Caesonīnus ), uomo politico romano (n. 101 a. C.). Suocero di Giulio Cesare, il quale aveva sposato nel 59 a. C. sua figlia Calpurnia, Pisone Cesonino ricoprì le cariche di pretore (61), di console (58), di governatore della Macedonia (56) e di censore (50).

  6. PISONE, Lucio Calpurnio Cesonino (L. Calpurnius L. f. L. n. Piso Caesoninus) Nacque nel 101 a. C.; fu questore, edile; pretore verosimilmente nel 61; amministrò poi una provincia. Accusato di concussione da Clodio, fu assolto anche per l'appoggio di Cesare, che ne sposò la figlia Calpurnia (59).

  7. Lucio Calpurnio Pisone Cesonino è stato un politico romano, suocero di Giulio Cesare. Viene identificato come l'antico proprietario della Villa dei papiri a Ercolano, dove è stata ritrovata una biblioteca ricca di volumi di filosofia epicurea, di cui fu gran seguace.