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Adalberto (1000 circa – Goslar, 16 marzo 1072) è stato arcivescovo di Amburgo e di Brema. Figlio del conte palatino di Sassonia Federico I di Goseck, venne nominato da Enrico III nel 1043 arcivescovo di Amburgo-Brema. Nel 1063 si impadronì di Enrico IV e della reggenza dell'impero, ma fu rovesciato dai principi nel 1066.
Figlio (n. 1000 circa - m. Goslar 1072) del conte Federico di Gosek, fu nominato nel 1043 da Enrico III arcivescovo di Amburgo e Brema. Nel 1063 s'impadronì di Enrico IV e della reggenza dell'Impero, ma nel 1066 fu rovesciato dai principi. La sua vita fu narrata da Adamo di Brema.
Adalberto è stato arcivescovo di Amburgo e di Brema.
Nominato nel 1066 canonico e magister scholarum dall'arcivescovo Adalberto di Brema, gli dedicò i suoi Gesta Hammaburgensis ecclesiae pontificum, che narrano, con buona informazione, la più antica storia dei Sassoni fino alla morte dell'arcivescovo Adalberto e contengono preziose informazioni sugli Slavi occidentali.
L'Arcivescovato di Brema fu una diocesi tedesca ed uno stato ecclesiastico del Sacro Romano Impero. Esso non comprendeva la città di Brema, ma l'area a nord della città, tra i fiumi Weser e Elba.
Adamo di Brema e le meraviglie del Nord 149 lo genericamente tra il Mar Nero ed il Mar Caspio; Adamo, approfittando di questa indeterminatezza, spinge gli Albani verso il litus schiticum che, a suo giudizio, coincide con il Mar Baltico.
arcivescovo di Brema (Goslar 1000-1072). Consacrato nel 1045, venne in Italia con l'imperatore Enrico III, suo protettore, e partecipò al Sinodo di Sutri, dove rifiutò la tiara papale.