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  1. Luigi I d'Angiò-Valois (Vincennes, 23 luglio 1339 – Bisceglie, 20 settembre 1384), figlio secondogenito del re di Francia Giovanni II, detto il Buono, e della di lui moglie Bona di Lussemburgo, sorella dell'imperatore Carlo IV del Sacro Romano Impero, fu prima creato conte e poi duca d'Angiò, conte del Maine, duca di Turenna, conte di ...

  2. Di contro, Luigi I d'Ungheria si dichiarò favorevole a Urbano VI, che scelse come erede di Giovanna I Carlo d'Angiò Durazzo, marito di Margherita d'Angiò, nipote della regina. Nel gennaio 1380 Clemente VII incontrò ad Avignone L. e gli propose di convincere Giovanna I, priva di eredi, ad adottarlo.

  3. Luigi I d'Ungheria o Luigi il Grande (in ungherese Nagy Lajos; in croato Ludovik Veliki; in slovacco Ľudovít Veľký; Visegrád, 5 marzo 1326 – Trnava, 10 settembre 1382) fu re d'Ungheria e di Croazia dal 1342 al 1382, oltre che di Polonia dal 1370 al 1382.

  4. LUIGI d'Angiò (d'Angiò-Taranto), re di Sicilia. Nacque nel 1320, secondo figlio di Filippo (I) principe di Taranto e di Caterina di Valois. Secondo il testamento paterno del 25 dic. 1331 i Principati di Taranto e Acaia dovevano andare al fratello maggiore, Roberto, e i feudi e le proprietà di Filippo (I) in Campania e nel Principato al ...

  5. Luigi I d'Angiò-Valois ( Vincennes, 23 luglio 1339 – Bisceglie, 20 settembre 1384 ), figlio secondogenito del re di Francia Giovanni II, detto il Buono, e della di lui moglie Bona di Lussemburgo, sorella dell' imperatore Carlo IV del Sacro Romano Impero, fu prima creato conte e poi duca d'Angiò, conte del Maine, duca di Turenna, conte di ...

  6. Luigi I d’Angiò. Re titolare di Sicilia (Vincennes 1339-Bisceglie 1384). Figlio di Giovanni II e fratello di Carlo V re di Francia. Adottato dalla regina Giovanna I di Napoli, la quale intendeva farsene una difesa contro Carlo di Durazzo che si accingeva a invadere il regno, si mosse soltanto dopo la morte della sovrana.

  7. 8 feb 2005 · Luigi d’Angiò era solo. Clemente VII anatemizzò l’usurpatore, mandante del delitto. Ma non fu l’unica scomunica: anche il legittimo Papa, alle cui incalzanti pretese Carlo ritenne di dover porre argine, da Nocera lo anatemizzò rivendicando i diritti della Chiesa sul Regno.