Yahoo Italia Ricerca nel Web

Risultati di ricerca

  1. La valle Gesso, totalmente inclusa nelle Alpi Marittime, confina a est con la valle Vermenagna, a ovest con la valle Stura e a sud con la Francia. Comprende al suo interno un parco naturale e i due bacini idrografici denominati Gesso della Barra e Gesso della Valletta.

  2. Tra queste rughe di roccia millenaria, i glacionevati più meridionali dell’intero arco alpino respirano ad appena quaranta chilometri in linea d’aria dalla Costa Azzurra. Montagna di frontiera e di confine climatico, la Valle Gesso profuma da sempre di natura e di biodiversità.

  3. 21 feb 2005 · Tipicamente il gesso dà luogo ad una roccia grigiastra formata dall'aggregazione di grossi cristalli prismatici geminati a "coda di rondine" o a "ferro di lancia", chiamata anche gesso selenitico o selenite (dal greco selene = luna) per gli argentei riflessi lunari.

    • Storia
    • Territorio
    • Flora
    • Fauna
    • Ritrovamenti Paleontologici
    • Aspetti Archeologici E Presenza Umana
    • Carsismo E Speleologia
    • Punti Di Interesse
    • Bibliografia
    • Voci Correlate

    La Vena del Gesso racchiude in sé particolari valori naturali che, nel corso dei secoli, a partire dal 1500, furono al centro dell'interesse scientifico di alcuni studiosi, come il bolognese Luigi Ferdinando Marsili(1658-1730) che lasciò memoria di alcune sue ricerche sui gessi e sullo zolfo delle miniere in Romagna. Tra gli anni cinquanta del XIX ...

    Il territorio del parco si trova ad altitudini comprese fra 50 e 515 m s.l.m. ed ha una superficie complessiva di 60,63 km²di cui 20,41 km² di riserva, e 40,22 km² di area contigua.

    La Vena del Gesso si sviluppa lungo la linea est-ovest e per questo gode di un microclima particolare: il versante esposto a sud presenta un ambiente più arido e luminoso, con un clima sub-mediterraneo; su questo lato le rupi di gesso riflettono la luce solare causando un lieve aumento delle temperature che permette a specie tipicamente mediterrane...

    Le considerazioni svolte relativamente alla flora sono in gran parte estendibili anche alla fauna: la diversità di microclima e la ricchezza di habitat determinano la presenza di una fauna abbondante e differenziata (248 specie di vertebrati).

    Alcune decine di migliaia di anni fa, nel pleistocene superiore, il paesaggio della Vena del Gesso risultava sicuramente meno accidentato di quello attuale: l'erosione del gesso era appena iniziata ed il clima più fresco; questo favoriva la crescita di radi boschi di Pino silvestre in ambienti più aperti dove potevano pascolare grossi erbivori.In a...

    In molte delle oltre 200 cavità attualmente scoperte nella Vena del gesso sono da sempre stati notati segni e tracce che rimandano ad una diffusa presenza e frequentazione umana. Nella maggior parte dei casi piccoli aggiustamenti, tacche o vaschette, la cui realizzazione è resa possibile dalla facilità di lavorare il gesso con poca fatica, attraver...

    La vera peculiarità della Vena del Gesso non è tanto il minerale, quanto le grotte. Camminando lungo gli affioramenti gessosi ci si imbatte in grandi e piccole depressioni chiuse: sono le valli cieche e le doline, gli elementi più caratteristici del paesaggio carsico della Vena del Gesso. Le doline sono piccoli o relativamente grandi affossamenti (...

    Monte Mauro

    Monte Mauro è la cima più elevata della Vena del Gesso romagnola (515 metri) ed il sito di maggiore interesse speleologico, naturalistico e paesaggistico del Parco.Il monte presenta 3 cime che sono incastonate in un vasto e selvaggio sistema di rupi e di doline, fittamente ricoperte da vegetazione arbustiva e arborea; la maestosa rupe meridionale presenta spettacolari panorami e interessanti popolamenti vegetali rupicoli.La presenza di numerose grotte rende il sito di Monte Mauro uno dei luog...

    Centro Visite Rifugio Ca' Carnè

    Il centro visite sorge presso il Parco naturale attrezzato Carnè, un'area di proprietà pubblica di estremo interesse paesaggistico e naturalistico nei Gessi di Rontanae Castelnuovo. Istituito nel 1973 dalla Provincia di Ravenna e dai Comuni di Brisighella e di Faenza si sviluppa in zona collinare sulle pendici del Monte Rontana, in parte occupato da boschi ed in parte da ampi prati, con una superficie totale di 43 ettari. Il parco è caratterizzato da un ampio e complesso sistema carsico ipoge...

    Le cave di gesso

    Nell'età moderna l'utilizzo del gesso per l'edilizia è proseguito nel territorio faentino e imolese, come dimostrano molti edifici attorno alla Vena del Gesso.Nella Cronaca di Giovanni Andrea Calegari (1504) si legge che vi erano "montagne di gesso, che cotto e pesto serve mirabilmente per fabbricare case [ ... ]; et travagliandovi molta povera gente ne l'esercitio di cuocerlo al forno et ridurlo in polvere, ne tengono fornita non sola la valle, ma Faenza et Ravenna con altri luoghi circonvic...

    La vena del Gesso romagnola- Guide verdi, Maggioli editore - Luglio 1989 Rimini
    La Vena del Gesso romagnola - Caratteri e vicende di un parco mai nato- L. Bentini 1993, Bologna.
    La Vena del Gesso, coordinamento di U. Bagnaresi, F. Ricci Lucchi, G.B. Vai. Area Ambiente, Regione Emilia-Romagna. Dicembre 1994, Bologna.
    Le grotte della Vena del Gesso Romagnola - I Gessi di Rontana e Castelnuovo, a cura di Gruppo Speleologico Faentino, Speleo GAM Mezzano, Federazione Speleologica Regionale dell'Emilia-Romagna, Cent...
  4. 12 apr 2024 · Un itinerario che attraversa il bellissimo pianoro del Valasco, sovrastato da un anfiteatro di vette intorno ai tremila metri, su straordinarie e antiche mulattiere fatte costruire dalle generazioni di Casa Savoia che si sono succedute in valle Gesso.

  5. Incastonata tra la più antica Formazione Marnoso-arenacea a sud e la più recente Formazione Argille Azzurre (calanchi) a nord, la Vena del Gesso si estende, per uno sviluppo lineare di circa 25 chilometri tra le Province di Bologna e Ravenna.

  6. Il Parco regionale della Vena del Gesso romagnola si estende per oltre seimila ettari tra le vallate fluviali del Santerno, Senio, Sintria e Lamone, che solcano l'Appennino nella parte occidentale della Romagna.