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11 ott 2014 · Beniamino. Significato Persona prediletta; in particolare, figlio prediletto. Etimologia dal nome del personaggio biblico Beniamino, in ebraico Binyāmīn, composto da ben figlio e yāmīn della destra, cioè fortunato. Questa parola ha certo un gusto antiquato, ma descrive un concetto aggraziato, di grande delicatezza.
Poiché Beniamino era il figlio preferito da Giacobbe, in italiano il suo nome è diventato, tramite un processo deonomastico, sinonimo di "prediletto", "favorito" (significato che viene talvolta associato al nome stesso); inoltre, viene a volte ricondotto, per etimologia popolare, anche al termine "bene".
s. m. (f. - a) [dal nome di Beniamino, l’ultimo figlio del patriarca Giacobbe e da questi prediletto (in ebr., Binyāmīn «figlio della destra», cioè «fortunato»)]. – Figlio prediletto: il b ., la b. del papà (ma anche della mamma, e per estens. del nonno o della nonna, degli zii ); in senso più ampio, chi gode di particolare ...
Sostantivo. beniamino m sing. chi è prediletto. Sillabazione. be | nia | mì | no. Pronuncia. IPA: /benjaˈmino/ Etimologia / Derivazione. dal Beniamino , (in ebraico Binyāmīn che significa "figlio della destra", cioè "fortunato") l’ultimo figlio, il preferito, del patriarca Giacobbe e di Rachele. Sinonimi. figlio prediletto, cocco.
BENIAMINO (ebraico Binyāmīn; i Settanta Βενιαμ [ε]ίν; Vulgata Beniamin) Giuseppe Ricciotti. L'ultimo dei figli di Giacobbe e il capostipite dell'omonima tribù israelitica. La madre Rachele lo partorì in viaggio da Bethel ad Efrata (= Bethlehem), ed essendo ella in punto di morte per le doglie del parto, mise al neonato il nome di ...
Beniamino > significato - Dizionario italiano De Mauro. CERCA. beniamina. benignamente. beniamino. be | nia | mì | no. s.m. 1751; da Beniamino, nome del figlio prediletto di Giacobbe. CO. 1. figlio o nipote prediletto: mio fratello è il beniamino del nonno. 2. estens., chi gode di particolare favore e predilezione: i beniamini del pubblico.
Beniamino Enciclopedia on line Domenicano croato (secc. 15º-16º) che a Novgorod per incarico dell'arcivescovo Gennadio (1485-1504) tradusse in slavo ecclesiastico la Bibbia, seguendo per alcuni libri il testo della Vulgata: versione rimasta manoscritta, ma che servì di base alla cosiddetta "Bibbia di Ostrog" (1581) e a tutte le altre ...