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    relativo a: critica ragion pratica riassunto

Risultati di ricerca

    • IL Punto Di Vista Morale
    • Fondamento dell’etica La Legge Morale
    • Imperativo Ipotetico E Imperativo Categorico
    • I Postulati
    • La Libertà
    • Esistenza Di Dio

    La morale deve essere universale. Se la volontà si lasciasse condizionare da un ché di esterno ad essa infatti verrebbe influenzata da qualcosa di contingente, temporale etc. etc. La critica della ragion pura di Kant inaugura perciò un tipo di morale autonoma. Ciò vuol dire che non viene vincolata da nulla se non dai dettati della ragione stessa. K...

    C’è una legge morale con valore universale (tale affermazione è immediatamente evidente: è un “fatto della ragione”). La legge morale non è però una regola che porta un contenuto determinato. Questo contenuto infatti dovrebbe essere di origine empirica e dunque particolare. Ciò che può essere indicato in modo universale è piuttosto la regola attrav...

    L’Imperativo ipotetico: subordina il comando dell’azione da compiere al conseguimento di uno scopo (es.: “Se vuoi essere promosso devi studiare”). Tali imperativi sono oggettivi solo per tutti coloro che si propongono quel fine; da tali imperativi derivano l’edonismo e l’utilitarismo. L’imperativo categorico: comanda l’azione in se stessa (es.: “De...

    IL BENE È CIÒ CHE È COMANDATO DALLA LEGGE MORALE.

    Il fine dell’azione umana determinata dalla legge morale. Ciò non implica che l’uomo debba agire in vista del sommo bene come fine dell’azione. Egli deve agire motivato solo dal puro dovere). Il sommo bene costituisce comunque il risultato dell’azione umana che agisce secondo i dettami della critica della ragion pratica. Kant afferma tuttavia che il sommo bene è l’unione di virtù e felicità. Critica perciò quei filosofi che hanno considerato solo l’uno o l’altro aspetto: stoici/virtù, epicure...

    Per questa via si arriva ai postulati della ragion pratica.

    Si dice Postulato quel presupposto pratico che non amplia la conoscenza speculativa ma che dà alle idee della ragione speculativa una realtà oggettiva, autorizzando, perciò, la possibilità di alcuni concetti. I Postulati vanno ammessi per spiegare la legge morale, se non li spiegassimo non potremmo ammettere la legge morale; quindi, dato che la morale è un fatto innegabile. I Postulati vanno oggettivati. I Postulati sono tre:

    Condizione base della legge morale. Non si può scegliere la legge morale se non si è liberi. Questo è ciò che la differenzia da una legge di natura.

    La legge morale mi comandadi essere virtuoso (di perseguire il Bene), quindi sono degno di essere felice; si postula l’esistenza di Dio perché si ha la necessita di far corrispondere, in un altro mondo, quella felicità che compete all’agire secondo sostanza. Il Sommo Bene (=Dio) è la coincidenza, nella critica della ragion pratica, di virtù e felic...

  1. La ragion pratica consiste nella capacità di determinare la volontà e l’azione morale senza l’ausilio della sensibilità. Lo scopo della " Critica della Ragion Pratica " è quello di...

  2. 12 apr 2022 · Nella Critica della ragion pura, Kant scrive: “ogni interesse della mia ragione si concentra nelle tre domande seguenti: 1) che cosa posso sapere?; 2) che cosa devo fare?; 3) che cosa ho diritto di sperare?”.

  3. 16 apr 2024 · Immanuel Kant. La Critica della ragion pratica (1788) si propone la ricerca delle condizioni della morale. Nell'uomo è presente una legge morale (definita un "fatto della ragione") che comanda come un imperativo categorico, ossia incondizionatamente.

  4. 8 nov 2019 · quello dell’ esistenza di Dio, il quale, autore della legge morale e delle leggi naturali, assicurerà l’unione finale della felicità e della virtù. Critica della ragion pratica opera di Immanuel Kant pubblicata nel 1788. In essa il filosofo determina la natura della legge morale e il genere di adesione.

  5. La Critica della ragion pratica (in originale Kritik der praktischen Vernunft) è un'opera di Immanuel Kant pubblicata nel 1788; è la seconda per ordine cronologico delle tre celebri Critiche di Kant, di cui fanno parte anche la Critica della ragion pura ( 1781) e la Critica del Giudizio ( 1790 ).

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