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  1. 7.6.3 Forze di London o interazioni dipolo istantaneo-dipolo indotto (effetto di dispersione) 7.6.4 Repulsione di van der Waals a corto raggio e potenziale di Lennard-Jones 7.6.5 Interazioni tra ioni e molecole neu tre 8 Costruzione dei composti e nomenclatura chimica 8.1 Numero di ossidazione (nox) o stato di ossidazione (stox)

    • (anione).
    • Le molecole e il legame chimico
    • Il legame a idrogeno
    • OH
    • Le soluzioni
    • Le proprietà colligative delle soluzioni
    • Le emulsioni
    • Le reazioni chimiche
    • A + B C + D
    • La velocità di reazione e i catalizzatori
    • L’equilibrio chimico
    • [C][D]
    • + B A A C + D
    • A + B
    • < T °C
    • + B + calore C + D
    • Il comportamento chimico dell’acqua
    • soluzioni basiche pH > 7
    • NH
    • I sali
    • NaOH
    • NaCl
    • L’energia chimica e le reazioni di ossido-riduzione
    • + O H
    • H2O

    atomi neutri e– anione catione formazione di ioni trasferimento di e– con intervento di energia

    In genere nella materia gli atomi sono presenti legati tra loro mediante legame chimico. L’unione di due o più atomi è detta “molecola”. Così, per esempio, quando si legano due atomi di idrogeno con uno di ossigeno essi formano una molecola di acqua. Ogni tipo di molecola differisce da un altro per il nu-mero e il tipo di atomi che la compongono e ...

    atomo più elettronegativo δ+ δ- Il legame che si forma tra due atomi aventi diversa elettro-negatività determina una disomogenea distribuzione degli elettroni di legame che genera la formazione di un dipolo (legame covalente polare). Nel caso l’idrogeno si leghi in modo covalente con elementi molto più elettronegativi, come succede nell’acqua con l...

    O N O Acido nitroso O Acido nitrico OH Esempio di legame dativo. Nell’acido nitroso l’azoto impegna solo i 3 elettroni di legame; nell’acido nitrico, oltre ai 3 elettroni di legame, l’azoto dona altri due elettroni all’ossigeno. Il legame ione-dipolo. È il legame di tipo elettrostatico che si forma tra una molecola polare e uno ione. È alla base pe...

    Una soluzione può essere definita come una miscela omogenea di due o più composti, cioè un sistema omogeneo, che presenta in ogni sua parte la medesima concentrazione dei costituenti e le stesse carat-teristiche fisiche e chimiche. In una soluzione si chiama solvente il componente quantitativamente più abbondante e soluto (o soluti se più di uno) i...

    Si tratta di proprietà specifiche delle soluzioni che dipendono solo dal numero di particelle distinte che compongono la soluzione e non dalla natura delle particelle stesse. Quando si aggiunge un soluto non volatile a un solvente che può evaporare (come l’acqua), le proprietà fisiche e chimiche della solu-zione che si forma sono diverse da quelle ...

    Le emulsioni sono dispersioni, più o meno stabili, di minutissime goccioline o bollicine (fase dispersa) in un altro fluido non miscibile (fase disperdente o veicolo). In altre parole, il risultato di due o più liquidi che “sbattuti” fra loro non si amalgamano. La sua stabilità dipende dalla densità delle due fasi, dalla temperatura, dalla presenza...

    Si definisce reazione chimica il processo con il quale alcune sostanze, dette reagenti, si trasformano in altre sostanze, dette prodotti di reazione, aventi proprietà diverse. Affinché delle sostanze reagiscano tra loro è necessario che le loro molecole si urtino e che gli urti siano efficaci cioè che possano originare nuovi legami. Ogni reazione c...

    reagenti prodotti di reazione Una reazione non può avere luogo, o viene rallentata fino a fermarsi o addirittura a regredire, se non è soddisfatta una serie di condizioni, come la presenza dei reagenti in misura adeguata e le condizioni di temperatura, pressione e luce adatte alla specifica reazione. Tipi di reazioni chimiche Esistono diversi tipi ...

    La velocità di reazione indica la velocità con cui i reagenti si trasformano nei prodotti di reazione. In natura alcune reazioni avvengono ad altissima velocità (per esempio le esplosioni) mentre altre sono molto lente (per esempio l’arrugginirsi del ferro). Questo dipende dal numero di collisioni efficaci che avvengono tra i reagenti, ossia la qua...

    Una volta iniziate, alcune reazioni chimiche cominciano a procedere al contrario, ossia i reagenti che erano diventati prodotti reagiscono a loro volta tra loro tornando a formare i reagenti iniziali. In queste reazioni, che si definiscono “di equilibrio”, i prodotti e i reagenti tendono a uniformare le loro concentrazioni, rendendole costanti dura...

    Gli spostamenti dell’equilibrio chimico In una reazione chimica si raggiunge un equilibrio stabile a condizione che non vi siano fattori che possono spostare o comunque influenzarne la stabilità. Questo fenomeno è enunciato dal principio di Le Châtelier che dice: quando un sistema che si trova in equilibrio viene perturbato, esso tende a contrastar...

    Aumenta la concentrazione di un reagente: l’equilibrio si sposta a destra.

    C + D C Diminuisce la concentrazione di un prodotto: l’equilibrio si sposta a destra. + B B B C + D Diminuisce la concentrazione di un reagente: l’equilibrio si sposta a sinistra. + B D D D D CC + D Aumenta la concentrazione di un prodotto: l’equilibrio si sposta a sinistra. Cambiamento della temperatura. In un sistema chimico all’equilibrio, qua...

    Una diminuzione della temperatura sposta l’equilibrio verso i reagenti e la velocità della reazione diminuisce. Reazione esotermica + B C + D + calore < T °C Una diminuzione della temperatura sposta l’equilibrio verso i reagenti e innesta la reazione esotermica per riportare l’equilibrio. T °C

    Un aumento della temperatura sposta l’equilibrio verso i prodotti e la reazione aumenta di velocità. + B T °C C + D + calore Un aumento della temperatura sposta l’equilibrio verso i prodotti e facilita la reazione (per esempio la combustione). Cambiamento della pressione. In un sistema chimico all’equilibrio dove è presente una fase gassosa, quan...

    Il comportamento chimico della molecola dell’acqua è molto importante per capire il concetto di acidi-tà e basicità di una soluzione. Tutto parte dal fatto che, seppur in modo minimo, anche l’acqua pura ha una sua attività rappresentata da una piccolissima ma continua dissociazione nei suoi componenti basilari, l’idrogenione (H+) e lo ione ossidril...

    succo di limone aceto succo d’arancia vino succo di pomodoro birra caffè burro latte acqua sangue bicarbonato di sodio albume detersivo latte di magnesia candeggina ammoniaca soda caustica Carattere acido o basico di un composto Si definisce acido un composto che è capace di cedere un idrogenione e basico un composto che è in grado di accettare un ...

    4Cl NH + 4 Cl– Ora, sempre per il principio di Le Châtelier: aggiungendo alla soluzione un acido, gli ioni H+ che si formano e che dovrebbero abbassare il valore del pH sono neutralizzati dagli ioni OH– provenienti dall’ammoniaca, formando acqua. Di conseguenza l’equilibrio della reazione si sposta a destra e il pH non varia; aggiungendo alla soluz...

    Dalla reazione di un acido con una base si ottiene acqua e un altro composto denominato sale: per esempio: base

    idrossido di sodio acido HCl acido cloridrico sale

    cloruro di sodio acqua H 2O H 2O Nella formazione dei sali l’idrogeno dell’acido viene sostituito dal metallo. Se si parte da un acido po-liprotico, si possono naturalmente ottenere sali diversi a seconda del numero di atomi di idrogeno che il metallo va a sostituire. L’idrolisi salina I sali si comportano da elettroliti: in acqua essi si scindon...

    La capacità di compiere un lavoro viene definita energia e può manifestarsi sotto diverse forme: termica, elettrica, chimica, meccanica, luminosa, nucleare ecc. Tutte queste forme si possono inter-convertire l’una nell’altra. Per esempio, accendendo il ferro da stiro, si trasforma l’energia elettrica in energia termica. In questo caso la convertibi...

    O H oppure H O H Nella formazione della molecola d’acqua l’ossigeno reagisce con l’idro-geno formando legami molto forti e stabili sotto il profilo energetico. Studiando come la materia si trasforma e interagisce è risaputo che in natura quasi tutti gli elementi chimici tendono a legarsi per stabilizzarsi e raggiungere uno stato di “tranquillità” e...

    acqua Le molecole prodotte hanno perciò un’energia minore di quelle di partenza, ed è questa differenza di energia a liberarsi sotto forma di calore. La quantità di calore che si sviluppa nel corso di una reazione chimica si chiama “calore di reazione” (calore di combustione nel caso, appunto la reazione sia una combustione) e si scrive a destra, a...

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  2. Lezioni di Chimica. Chimica organica parte I (pdf) - 1.26 MB; Cap. III - Il sistema periodico degli elementi (pdf) - 2.59 MB; Cap. 4 - Il legame chimico (pdf) - 1.3 MB; Cap. 5 - Le molecole (pdf) - 1.34 MB; Cap. 6 - Fondamenti di chimica inorganica (ppt) - 5.5 MB; Cap. 7 - Le soluzioni (pdf) - 1.09 MB

  3. stanze. Le sostanze di partenza sono dette reagenti e quelle che si formano prodotti. Le reazioni chimiche sono rappresentate tramite le equazioni chi-miche (figura 0.6). Un’equazione chimica deve essere bilanciata per rispettare la legge della conservazione della massa. Il bilanciamento di un’equazione chimica si re-

  4. Def: La chimica è lo studio di composizione, struttura e proprietà della materia e delle reazioni attraverso le quali una forma della materia può essere prodotta o trasferita in un’altra, tramite metodo scientifico. Metodo scientifico 1. Osservazione 2. Formulazione di ipotesi 3. Prove di validazione dell’ipotesi 4.

  5. L’unità di misura del calore è la caloria e rappresenta la quantità di calore richiesta per innalzare la temperatura di 1 g di acqua di 1 °C. Una chilocaloria (kcal) equivale a 1000 cal. La materia può essere suddivisa in diverse categorie: sostanze pure (elementi. e composti) e miscele (omogenee ed eterogenee).

  6. 5 nov 2012 · Lezioni di Chimica con immagini riassunti, video e download di file utili per lo studio, ricerche di scuola e per creare tesine preparare esami e compiti in classe.