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  1. 14 ott 2015 · Pentimento operoso (d. pen.): Circostanza attenuante comune [vedi Attenuanti], di cui all’art. 62, n. 6 seconda parte c.p., che opera a favore dell’agente che si sia adoperato, prima del giudizio, in modo spontaneo ed efficace per elidere o attenuare le conseguenze del reato.

  2. Il recesso attivo o pentimento operoso consiste nell’impedire l’evento tipico del reato (v.), una volta esaurita la condotta criminosa, mediante una controcondotta che interrompa il processo causale sorto dal comportamento precedentemente realizzato (art. 56, comma 2o, c.p.).

    • Tentativo: Che Cos’È?
    • Quando c’è Un Delitto Tentato?
    • Delitto Tentato: Com’È Punito?
    • Delitto Consumato E Delitto Tentato: Differenza
    • Desistenza volontaria: Cos’È?
    • Recesso Attivo O Pentimento Operoso: Che Cos’È?

    Secondo la legge penale, si configura un “tentativo” quando l’azione del colpevole, pur se idonea e diretta in modo inequivocabile a commettere un delitto, non riesce a realizzare il crimine sperato. Ad esempio, chi spara a una persona con l’intenzione di ucciderla ma, ciononostante, non riesce nel suo intento, commette un delitto tentato (nel caso...

    Il tentativo (o delitto tentato) si verifica quando non si riesce a commettere il crimine che si aveva in mente per fattori estranei alla volontà del colpevole. Si pensi all’errore di mira che causa il ferimento del bersaglio anziché la sua morte, oppure all’intervento tempestivo dei carabinieri che sventa una rapina. In tutti questi casi, chi agis...

    Secondo il Codice penale , il delitto tentato è punito: 1. con la reclusione non inferiore a dodici anni, se la pena stabilita è l’ergastolo; 2. negli altri casi, con la pena stabilita per il delitto, diminuita da un terzo a due terzi. Ad esempio, chi ha premeditato l’uccisione di una persona mediante avvelenamento ma non è riuscito nel suo intento...

    La differenza tra delitto consumato e delitto tentato è evidente: 1. il delitto consumatoè quello che si è compiuto, nel senso che il reo ha pienamente infranto la legge realizzando tutti gli elementi che costituiscono la fattispecie criminosa; 2. il delitto tentato, invece è una specie di “crimine a metà”, nel senso che si è compiuto ma solo fino ...

    Diverso dal tentativo è la cosiddetta “desistenza volontaria”, che si configura ogni volta che una persona desiste volontariamente dal proseguire con la propria condotta. La differenza col tentativo è evidente: mentre il delitto tentato presuppone che il mancato raggiungimento dei propri obiettivi dipenda da fattori estranei alla propria volontà (u...

    Ancora diverso è il cosiddetto “recesso attivo” o “pentimento operoso”. Di cosa si tratta? Secondo la legge, si ha recesso attivo quando il colpevole impedisce volontariamenteil verificarsi delle conseguenze negative della propria condotta. Si pensi a chi, dopo aver accoltellato una persona, si penta del proprio gesto prestandogli soccorso affinché...

  3. PENTIMENTO OPEROSO. Il pentimento operoso è una circostanza attentuante comune, che si applica in favore del soggetto agente, il quale, prima del giudizio, si è "adoperato spontaneamente ed efficacemente per elidere o attenuare le conseguenze dannose o pericolose del reato" (art. 62, n. 6, c.p.).

  4. 25 ago 2024 · La ritrattazione successiva all'avvio delle investigazioni dà luogo al ravvedimento operoso nel delitto di simulazione di reato - reato istantaneo e di pericolo - solo se elida o attenui efficacemente le conseguenze del fatto e non quando avvenga a tale distanza dalla falsa denuncia da non arrecare alcun efficace contributo alle ...

  5. Questa panoramica annovera una prima normativa organica, definita pietra miliare dallo stesso Tescaroli, emanata su impulso di Giovanni Falcone nel 1991, cui faranno seguito numerosi interventi, tra cui la legge 13 febbraio 2021 n. 45 e la più recente legge dell’11 gennaio 2018 n. 6.

  6. Il tentativo, dunque, consiste nella volontà a commettere un reato a condizione che tale volontà si traduca in una azione diretta a commettere il reato programmato, azione che tuttavia rimane senza successo per cause indipendenti o dipendenti (è il caso della c.d. desistenza volontaria) dalla volontà del soggetto agente.