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dògma (raro dòmma) s. m. [dal lat. dogma-ătis, gr. δόγμα -ατος «decreto, decisione», der. di δοκέω «mi sembra»] (pl. -i). – Principio fondamentale, verità universale e indiscutibile o affermata come tale: d. filosofici, politici; i d. della scienza; d.
Il termine dogma (o domma) è utilizzato generalmente per indicare un principio fondamentale di una religione, o una convinzione formulata da filosofi e posta alla base della loro dottrina, da considerarsi e credere per vero, quindi come un assioma o postulato non soggetto a discussione
(anche fig., scherz., nel senso di fiducia); f. e ragione; f. e scienza; le verità, i misteri della f.; articolo, dogma di f.; dubbî in materia di f.; peccati contro la f., i peccati di eresia, scisma, apostasia.
Dogma. Significato Nel cattolicesimo, verità rivelata che è articolo di fede assoluto per la comunità credente, dichiarato solennemente; principio considerato verità indiscutibile. Etimologia voce dotta recuperata dal latino dogma, prestito dal greco dógma ‘decreto, dottrina’, ma in origine ‘parere’, da dokêin ‘sembrare’.
Il concetto del dogma viene da lui esattamente circoscritto e limitato al dogma antico, contenuto nei simboli ermenici, di cui egli segue l'origine, lo sviluppo e il triplice sbocco nel cattolicismo tridentino, nel socinianismo antitrinitario e nel protestantesimo per ciò che originariamente ha avuto di comune con la dottrina della Chiesa.
s.m. av. 1550; dal lat. dŏgma, dal gr. dógma “decreto, decisione”, der. di dokéō “mi sembra”. 1. TS teol. nel cattolicesimo, verità contenuta nella rivelazione o definita dalla Chiesa come tale, imposta ai credenti come articolo di fede immutabile e assoluto: proclamare un dogma, dogma della Trinità. 2.
dogma. [dòg-ma] s.m. ( pl. -mi ) 1 Proposizione accettata come vera in assoluto e quindi non soggetta a discussione. 2 teol.