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  1. Il latino è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio già agli inizi del I millennio a.C.; oggi rimane la lingua ufficiale soltanto di uno stato nel mondo: la Città del Vaticano. È anche usata in molte liturgie cristiano-cattoliche.

  2. Aree dove il ladino è parlato Aree dove il ladino coesiste con altre lingue (lombardo e bavarese) Aree d'influenza del ladino (dialetto ladino-veneto e dialetti ladino-friulani di Erto e Cimolais) ? Aree di diffusione incerta del ladino Manuale Bandiera non ufficiale della Ladinia La lingua ladina dolomitica (in ladino lingaz ladin dolomitan ; [liŋ'gat͡s la'din dolomi'tan]), nota ...

  3. Il latino classico, quello che si studia ad ogni corso di latino è quello che prevale nei testi letterari scritti dai Romani, utilizzando la semantica considerata come "classica". Questa è l'età d'oro della letteratura latina: il latino letterario, che si estende nel primo secolo avanti Cristo.

    • September 24, 2020
  4. 10 ago 2016 · Se vi aggiungiamo il portoghese (230 milioni), il francese (100), l’italiano (65) e il romeno (35), si arriva a 930 milioni di “parlanti latino”. Senza contare le numerose lingue minori ...

  5. Ebbene il latino è una lingua. Una lingua, ogni lingua, presuppone una comunità di parlanti. Coloro che parlavano il latino erano i latini, gli antichi abitanti del Lazio, o, più precisamente, i romani. L’impero romano cade nel 476, ma il latino sopravvive, trasformandosi.

  6. La lingua delle cinque vallate della Ladinia nelle Dolomiti. Il " ladin dolomitan ", in italiano ladino dolomitico è costituito da una serie di dialetti, tutti appartenenti al gruppo linguistico ladino presente oltre che nelle Dolomiti anche nel Friuli e nel Cantone dei Grigioni in Svizzera.

  7. Pier Gabriele Goidànich. Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici ). Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che in età remotissima della preistoria fu tra popoletti parlanti i futuri dialetti del Lazio e dell'Italia centrale, e popoletti parlanti il celtico (v. celti ).