Risultati di ricerca
pentito. agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di pentire ]. – Termine diffuso dal linguaggio giornalistico per indicare chi – dapprima con riferimento ad appartenenti a gruppi terroristici e in seguito anche ad appartenenti a gruppi della criminalità organizzata – si dichiari (presentandosi spontaneamente o, più spesso, quando sia già ...
Scopri il significato della parola pentito. Nel Dizionario Treccani troverai significato ed etimologia della tua ricerca. Entra subito su Treccani.it, il portale del sapere.
1 Che si pente, ravveduto: un peccatore p.; che prova rammarico, dispiacere: sono p. di non averti dato retta. 2 Di criminale che, catturato, si ravvede e collabora con la giustizia, ottenendo...
l. approvata nel 1982 che stabilisce le norme in base alle quali i pentiti possono usufruire di particolari benefici quali la riduzione della pena, la possibilità di ottenere la libertà provvisoria e sim. Scopri il significato di 'pentito' sul Nuovo De Mauro, il dizionario online della lingua italiana.
pentite. che prova rimorso. ( diritto) (di) delinquente che, preso dalle forze dell'ordine, ne denuncia altri ai magistrati ottenendo uno sconto di pena. è un criminale pentito. ( religione) ( raro) che sta compiendo penitenza, ovvero pentimento, per giungere ad espiazione o, più comunemente, già libero dai peccati.
pentito ‹pen·tì·to› agg. e s.m. (f. -a) agg. Che prova rimorso, rammarico o rincrescimento per qcs.: un peccatore p. sono p. di non averti dato retta. agg. Di criminale che collabora con l’autorità giudiziaria: un terrorista, un camorrista, un mafioso p. s.m. (f. -a).
pentito [pen-tì-to] ant. pentuto (part. pass. di pentìrsi) A agg. 1 Che prova pentimento 2 Di terrorista o criminale che decide di collaborare con la giustizia, ottenendo attenuanti, riduzioni di pena e particolari benefici B s.m. (f. -ta) Terrorista o criminale pentito: la legge sui pentiti.
