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  1. v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re - e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] ( io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o meno alta, con una certa ricerca di espressività interpretativa, un testo imparato a memoria o già preparato, comunque senza leggere ...

  2. 1. ripetere ad alta voce e a memoria cose udite, lette o studiate: recitare una poesia, la lezione di storia | dire le preghiere, anche sottovoce o mentalmente: recitare il rosario, un Padre nostro | dire in pubblico con tono enfatico, spec. leggendo: recitare un’arringa, un bel discorso.

  3. Recitare. Significato Dire ad alta voce ciò che si sa a memoria o si legge; interpretare in scena; come intransitivo, fare l’attore, sostenere una parte, ma anche fingere, simulare, atteggiarsi.

  4. 1 Interpretare una parte in uno spettacolo; interpretare le opere di un autore: r. Goldoni. 2 estens. Simulare un ruolo non corrispondente alla realtà: r. la parte dell'ingenuo || fig. r. la...

  5. MAPPA RECITARE significa pronunciare a voce più o meno alta, con una certa espressività, un testo imparato a memoria o già preparato ( invitato dal pubblico, il celebre attore recitò il canto di Ugolino; r. una poesia, un discorsetto d’occasione ); il verbo è usato comunemente 2. anche per riferirsi all’azione di dire le preghiere, anche sottovo...

  6. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche [...] voce, o semplicem. il t., nel parlare o nel canto. c. Modulazione, inflessione di voce, nel parlare, nel leggere, nel recitare, in rapporto con il contenuto logico delle parole o con i sentimenti, le intenzioni e le finalità, da cui sono ...

  7. 1 Dire ad alta voce una cosa studiata, spec. a memoria: r. un canto di Dante; r. il rosario. || Leggere a voce alta: r. un'arringa. || Recitare a veduta, con il testo sotto gli occhi. || fig....