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  1. malìzia s. f. [dal lat. malitia, der. di malus «malvagio»]. – 1. a. Tendenza, inclinazione a commettere il male consapevolmente: la m. del demonio; l’intenzione stessa, la volontà di fare il male, di recare danno: agire con malizia.

  2. AD inclinazione, naturale o acquisita, a trasgredire le leggi morali o religiose compiendo, con dissimulazione e soddisfazione, azioni perverse che siano di danno al prossimo o indulgendo a vizi e perversioni: la malizia degli uomini | LE azione consapevolmente malvagia, peccato mortale: d’ogne malizia, ch’odio in cielo acquista, | ingiuria ...

  3. malizia. [ma-lì-zia] s.f. 1 Malvagità; deliberata intenzione di nuocere, di fare del male: fare qlco. con m. 2 La conoscenza e l'esperienza di ciò che è male (come contrario di ingenuità ): un...

  4. maliziare v. intr. e tr. [der. di malizia] (io malìzio, ecc.), non com. – 1. intr. (aus. avere) Pensare o agire con malizia, malignare: m. su tutto. 2. tr., ant.

  5. malizia ‹ma·lì·zia› s.f. Compiaciuta, anche se dissimulata, consapevolezza del male, che spesso si traduce in atteggiamenti o comportamenti furbeschi o diretti a carpire l’altrui buona fede o benevolenza: l’ha fatto con m.

  6. 1 non com. Inclinazione consapevole al male; malignità: parlare con m. 2 Consapevolezza di ciò che è male: è giovane ma pieno di m. CONT. ingenuità, innocenza. 3 Intenzione di dire o fare cosa...

  7. malizia [ma-lì-zia] s.f. (pl. -zie) 1 non com. Inclinazione consapevole al male; malignità: parlare con m. 2 Consapevolezza di ciò che è male: è giovane ma pieno di m. ‖ CON. ingenuità, innocenza 3 Intenzione di dire o fare cosa audace, ardita, pungente e sim.: lo guardò con lieve m.