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  1. La cappella Brancacci, situata all'interno della chiesa di Santa Maria del Carmine di Firenze rappresenta uno degli esempi più elevati di pittura del Rinascimento (1424-1428). Essa è frutto della collaborazione di due dei più grandi artisti dell'epoca, Masaccio e Masolino da Panicale , ai quali deve aggiungersi la mano di ...

  2. 6 ott 2020 · Masaccio e Filippino Lippi, Resurrezione del figlio di Teofilo e san Pietro in cattedra, 1427 (intervento di Masaccio) e 1485 (completamento di Filippino Lippi). Affresco. Firenze, Santa Maria del Carmine, Cappella Brancacci. Nella Brancacci, Filippino dipinse quattro episodi.

  3. Un ciclo di affreschi commissionati nel 1424 da Felice Brancacci, ricco mercante e politico fiorentino, illustrano la vita di San Pietro, protettore della famiglia. Gli affreschi furono realizzati a più mani da Masolino da Panicale e dal suo allievo Masaccio.

  4. 11 feb 2024 · La Cappella Brancacci viene realizzata tra il 1424 ed il 1428 a quattro mani da Masolino da Panicale e Masaccio. Su due registri essi dipinsero una serie di episodi della vita di San Pietro in onore e memoria probabilmente di Pietro di Piuvichese Brancacci capostipite della famiglia.

  5. 29 lug 2021 · A Firenze, gli affreschi della Cappella Brancacci, capolavoro di Masaccio e Masolino poi completato da Filippino Lippi, sono uno dei vertici dell'arte italiana di tutti i tempi. Ingres li aveva definiti “la vera culla della pittura”.

  6. La Cacciata dei progenitori dall'Eden è un affresco (260x88 cm) di Masaccio facente parte della decorazione della Cappella Brancacci nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Firenze. L'opera è databile al 1424-1425 circa e ritrae una famosa scena dell'Antico Testamento, ovvero l'espulsione di Adamo ed Eva dal Giardino dell'Eden ...

  7. La Cappella Brancacci è un autentico capolavoro del Rinascimento fiorentino, custodita all’interno della Chiesa di Santa Maria del Carmine, proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno e in concessione al Comune di Firenze, pertanto fa parte dei musei civici fiorentini.