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  1. L'inno nazionale della Jugoslavia monarchica, in vigore dal 1919 (fino come al 1929 come inno del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni) al 1941 è noto in serbo e croato come Himna Srba, Hrvata i Slovenaca, in sloveno come Himna Srbov, Hrvatov in Slovencev, in macedone come Himna na Srbite, Hrvatite i Slovencite.

  2. Himna Kraljevine Jugoslavije ( 1929. – 1941.) te himna Kraljevine Srba, Hrvata i Slovenaca ( 1918. – 1929. ), sastojala se od tri pjesme: 1. Bože pravde ( Srbija) 2. Lijepa naša domovino ( Hrvatska) 3. Naprej zastava slave ( Slovenija) Himna Kraljevine Jugoslavije.

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    Il contesto nei balcani prima della "Grande Guerra"

    Prima dello scoppio della grande guerra, la penisola balcanica era suddivisa in sei grandi aree di influenza: i regni indipendenti di Serbia, Montenegro, Albania, Bulgaria, Romania, Grecia e l'Impero austro-ungarico. L'Austria amministrava la Bosnia e l'Erzegovina, riunite in un'unica entità regionale, la Slovenia suddivisa tra il Litorale austriaco che comprendeva anche la città di Trieste, la regione della Carniola e la regione dell'Oltremura, sotto il controllo ungherese; la Croazia, suddi...

    La conferenza di pace di Parigi del 1919 e la costituzione

    Il gesuita sloveno Anton Korošec, il politico serbo Svetozar Pribićević e il medico croato Ante Pavelić diedero vita, il 29 ottobre 1918, allo Stato degli Sloveni, Croati e Serbi proclamando autonomamente l'indipendenza dei territori slavi dell'Impero austro-ungarico, e fissando la capitale a Zagabria. Lo Stato comprendeva la Croazia-Slavonia, la Bosnia ed Erzegovina, l'entroterra sloveno, la penisola dell'Istria, parte della Venezia Giulia e la Dalmazia. Nessuna nazione riconobbe l'indipende...

    Gli scontri etnici e i contrasti politici

    Il 27 ottobre 1921 re Alessandro I promulgò la legge con cui il territorio del Regno veniva suddiviso in 33 contee (oblasti, sg. oblast in serbo; anche informalmente županije, sg. županija in croato): questa ripartizione seguiva logiche geografiche, economiche e sociali. La Serbia fu ripartita in 14 contee, la Bosnia-Erzegovina in 6, la Croazia e la Vojvodina in 4, la Macedonia in 3, la Slovenia in 2 e il Montenegro fu considerato regione a sé stante. La politica del Governo continuava, però,...

    Assemblea costituente

    Il sistema elettorale scelto per l'elezione dell'Assemblea costituente fu quello proporzionale basato sul Metodo D'Hondt che favorì i grandi partiti e quelli a spiccato carattere regionale. L'Assemblea venne eletta a suffragio universale maschile: le elezioni si tennero il 28 novembre 1920, e premiarono il Partito Radicale e quello Democratico. Questi due partiti non ebbero un grande seguito nelle regioni sottratte all'Impero asburgico poiché avevano governato in maniera centralista: in parti...

    La Costituzione di San Vito

    La Costituzione entrò in vigore il 28 giugno 1921, il giorno di San Vito (Vidovdan in Serbo), data tradizionalmente molto cara al popolo serbo, e da questa prese il nome di Vidovdanski ustav(Видовдански устав). Fu sancita la creazione di una monarchia costituzionale, parlamentare ed ereditaria, e di uno Stato con tre nomi, un'unica bandiera, un unico stemma e un'unica lingua (chiamata "serbo-croato-sloveno"). La Costituzione stabilì la divisione dei poteri dello Stato: quello legislativo appa...

    Dopo la caduta dell'Impero ottomano il Regno di Serbia aveva iniziato a giocare un ruolo importante nella politica di indipendenza delle popolazioni slave del sud, come quelle in Macedonia settentrionale, il Kosovo e il Sangiaccato. Il Regno Unito e la Francia avevano promesso ai sovrani serbi un ampliamento territoriale se avessero combattuto cont...

    Quando il Comitato nazionale dello Stato degli Sloveni, Croati e Serbi si accordò col reggente Alessandro per un'unione col Regno di Serbia, la più importante richiesta per la creazione di una nazione degli Slavi del sud fu che essa si basasse su un governo decentrato che desse ampie autonomie alle differenti etnie. Nonostante le rassicurazioni da ...

    Le forze armate del Regno erano costituite da: 1. Kraljevska jugoslavenska vojska-'Reale esercito jugoslavo. 2. Jugoslovensko kraljevsko ratno vazduhoplovstvo i pomorska avijacija- Reale aeronautica militare jugoslava ed aviazione navale. 3. Jugoslovenska kraljevska ratna mornarica- Reale marina militare jugoslava.

    I dati si riferiscono al censimento 1921: 1. Serbo-Croati: 8.911.509 (74,36%) 1. Serbi (sono inclusi anche i Montenegrini e i Macedoni) - 44,57% 2. Croati - 23,5% 3. Musulmani (Bosgnacchi) - 6,29% 1. Sloveni: 1.019.997 (8,51%) 2. Tedeschi: 505.790 (4,22%) 3. Ungheresi: 467.658 (3,9%) 4. Albanesi: 439.657 (3,67%) 5. Romeni: 231.068 (1,93%) 6. Turchi...

  3. L'inno nazionale della Jugoslavia monarchica, in vigore dal 1919 al 1941 è noto in serbo e croato come Himna Srba, Hrvata i Slovenaca, in sloveno come Himna Srbov, Hrvatov in Slovencev, in macedone come Himna na Srbite, Hrvatite i Slovencite.

  4. The "National anthem of the Kingdom of Yugoslavia" (Serbo-Croatian: Himna Kraljevine Jugoslavije, Химна Краљевине Југославије, lit. 'Anthem of the Kingdom of Yugoslavia') was created in December 1918 from the national anthems of the Kingdom's three historical constituent lands: Kingdom of Croatia-Slavonia ...

  5. Ime države promijenjeno je u Kraljevina Srba, Hrvata i Slovenaca, a podijeljena je na 33 oblasti. Nikola Pašić bio je jedan od najutjecajnijih političara prve faze jugoslavenske povijesti. Na premijersku poziciju biran je u više navrata.

  6. The State of Slovenes, Croats and Serbs (Serbo-Croatian: Država Slovenaca, Hrvata i Srba / Држава Словенаца, Хрвата и Срба; Slovene: Država Slovencev, Hrvatov in Srbov) was a political entity that was constituted in October 1918, at the end of World War I, by Slovenes, Croats and Serbs residing in what ...