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  1. La chiesa di San Giorgio, nella località di Oplenac della città di Topola, è il mausoleo della famiglia reale serba, i Karađorđević.

  2. Toscana. Chiesa di San Giorgio allo Spadaio – chiesa di Barberino Tavarnelle. Chiesa di San Giorgiochiesa di Capannori, nella località di Parezzana. Chiesa di San Giorgiochiesa di Castellina in Chianti, nella frazione di La Piazza. Chiesa di San Giorgio a Monteverdi – ex chiesa di Civitella Paganico.

  3. La chiesa di San Giorgio , nella località di Oplenac della città di Topola, è il mausoleo della famiglia reale serba, i Karađorđević.

    • Storia
    • Descrizione
    • Museo
    • Bibliografia
    • Voci Correlate
    • Collegamenti Esterni

    Prime tracce di insediamenti

    Tra il 1985 e il 1989, gli scavi archeologici condotti a est della chiesa hanno portato alla luce i resti di un insediamento ben più antico della chiesa stessa. In particolare, sono state rinvenute una capanna rettangolare risalente alla media Età del bronzo, probabilmente con elevato di legno, e alcune strutture dell'Età del ferro, utilizzate tra la fine del V secolo a.C. e l'inizio del II secolo a.C., tra le quali sono stati identificati un laboratorio metallurgico, una cisterna e un probab...

    Luogo di culto longobardo

    Nonostante la scarsità di reperti, San Giorgio dovette mantenere un ruolo importante durante l'Alto Medioevo, almeno dal punto di vista religioso, come testimoniano i notevoli elementi di scultura altomedievale e le colonnine iscritte di epoca longobarda presenti nella chiesa. Probabilmente già in questo periodo San Giorgio assunse il ruolo di pieve, anche se non sono state trovate prove documentali. Le pievi erano chiese con rilevanti funzioni religiose e amministrative, per cui San Giorgio...

    La pieve cristiana nell'alto medioevo

    Le prime testimonianze di San Giorgio come edificio cristiano risalgono al XII secolo e più precisamente se ne trova traccia in una bolla pontificia di papa Eugenio III datata 1145. È però molto probabile che già a seguito del terremoto del 1117 possa essere stato oggetto di lavori e restauri che portarono alla trasformazione da edificio pagano a luogo di culto della cristianità in stile romanico. La caratteristica pianta a tre absidi è inoltre simile ad altri edifici di culto italiani sorti...

    Fasi costruttive

    Le numerose indagini eseguite sulla struttura della pieve hanno portato a formulare diverse teorie riguardo alla datazione del complesso. In particolare, il probabile mescolarsi di elementi dell'edificio originale longobardo con quelli dell'edificio più moderno cristiano ha creato un certo grado di incertezza nella ricostruzione delle fasi costruttive che si sono susseguite nel corso dei secoli. Secondo quanto esposto dallo studioso Wart Arslan e dallo storico Pietro Toesca, considerando l'al...

    Esterno

    La pieve si caratterizza per la sua facciata a salienti rivolta ad occidente, che presenta una particolarità: un'abside emergente, vestigia dell'edificio longobardo, che ospita il portale d'ingresso goticheggiante a sesto acuto, in calcare bianco e rosso, aggiunto nella prima metà del XIX secolo. In precedenza, infatti, l'accesso all'aula avveniva attraverso la porta posta sul fianco meridionale, direttamente dal chiostro. Sono ancora visibili resti della precedente sistemazione della facciat...

    Interno

    La chiesa mostra una pianta basilicale a tre navate, con quella centrale di larghezza doppia rispetto alle laterali. Questa suddivisione è evidenziata dalla doppia fila di otto archi a tutto sesto poggianti su pilastri a sezione rettangolare e su colonne, queste ultime disposte in prossimità della zona presbiteriale. L'andamento longitudinale della basilica è accentuato dalla presenza di due absidi maggiori semicircolari poste alle estremità orientale e occidentale della navata centrale; inol...

    Di fianco all'edificio religioso è sito un museo. Esso compendia sia di un museo etnografico, istituito negli anni settanta, che documenta le attività e le tradizioni locali e al cui interno è allestita una cucina tipica della Valpolicella, sia di un museo archeologico, inaugurato nel 1992, in cui sono esposti manufatti ritrovati in loco come are e...

    Fonti antiche

    1. Wart Arslan, L'architettura romanica veronese, Verona, La Tipografica veronese, 1939, SBN IT\ICCU\RAV\0056913. 2. Wart Arslan, La scultura e la pittura veronese dal secolo VIII al secolo XII, Milano, Bocca, 1943, SBN IT\ICCU\RAV\0057216. 3. Gianbattista Biancolini, Notizie storiche delle chiese di Verona, Verona, 1750, SBN IT\ICCU\SBL\0057204. 4. Luisa Billo, Le iscrizioni veronesi dell'Alto medioevo, in Archivio Veneto, XVI, Venezia, Ferrari, 1935, SBN IT\ICCU\PUV\0602815. 5. Raffaele Cat...

    Fonti moderne

    1. Barbara Bogoni, Libero Cecchini. Natura e archeologia al fondamento dell'architettura, Firenze, Alinea, 2009, pp. 430-437, ISBN 978-88-6055-439-0. 2. Margherita Bolla, La chiesa di San Giorgio di Valpolicella, Verona, Pro loco San Giorgio di Valpolicella, 1999, SBN IT\ICCU\TO0\0987988. 3. Andrea Brugnoli e Francesco Cortellazzo, L'iscrizione del ciborio di San Giorgio di Valpolicella, in Annuario Storico della Valpolicella, XXVIII, 2011-2012. URL consultato il 10 novembre 2021. 4. Fausta P...

    Parrocchia di San Giorgio di Valpolicella, su parrocchiasgiorgiodivalpolicella.myadj.it. URL consultato il 5 gennaio 2020.

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  5. La chiesa di San Giorgio (in serbo Црква Светог Ђорђ?, Crkva Svetog Đorđa), nella località di Oplenac della città di Topola, è il mausoleo della famiglia reale serba, i Karađorđević.