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  1. Russko-japonskaja vojna; 8 febbraio 1904 — 5 settembre 1905) oppose le ambizioni imperialistiche dell' Impero russo e dell' Impero giapponese per il controllo della Manciuria e della Corea.

  2. 10 mar 2021 · 10/03/2021. La guerra russo giapponese del 1904-1905 nacque per il controllo della Manciuria e della Corea fra la Russia, interessata ad ampliare ulteriormente i suoi domini asiatici, e l’emergente potenza giapponese. La guerra si risolse in un disastro per la Russia.

  3. Il 20 maggio la flotta russa entrò nel Mar Orientale della Cina e il 27 nello stretto di Tsushima subì una drastica sconfitta che pose fine alla guerra. Con il trattato di pace di Portsmouth (5 settembre 1905) la Russia riconosceva la preponderanza giapponese in Corea, cedeva al Giappone l’affitto sulla penisola del Liaodong, con le basi di ...

  4. L'inverno 1904-1905. - Per le azioni risolutive, i Giapponesi attendevano che Port Arthur, assediata, cadesse in modo da poter disporre per le operazioni campali anche della 3ª armata (Nogi). A loro volta, i Russi attendevano che il lento arrivo delle nuove grandi unità conferisse al Kuropatkin la superiorità numerica ritenuta necessaria per ...

  5. La battaglia di Tsushima, in Giappone detta comunemente battaglia navale del Mar del Giappone, fu l'ultimo decisivo scontro della guerra russo-giapponese. Fu combattuta il 27 ed il 28 maggio 1905 nello stretto di Corea. Nella battaglia la Marina imperiale giapponese, al comando dell'ammiraglio Tōgō Heihachirō, distrusse due terzi ...

  6. Il Giappone iniziò la guerra con un attacco a sorpresa a Port Arthur, che la guerra in seguito catturò dopo un assedio di cinque mesi. 4. Nel maggio 1905 quasi tutta la flotta baltica russa fu catturata o distrutta nella battaglia di Tsushima.

  7. Nel principio d'agosto 1905 si riunirono a Portsmouth nel New Hampshire i plenipotenziari russi e giapponesi che trattarono per circa quattro settimane. La Russia respinse le prime domande del Giappone troppo gravose, soprattutto il pagamento di qualsiasi indennità di guerra e la consegna delle navi da guerra rifugiate in porti neutrali.