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  1. In sintesi, le farfalle hanno proboscidi per consentire loro di bere il nettare dai fiori e di ottenere altre fonti di liquidi di cui hanno bisogno per sopravvivere. Questa struttura unica è essenziale per la loro sopravvivenza e rivela quanto sia affascinante e complessa la natura delle farfalle.

  2. 29 ago 2022 · 29 ago 2022 Norma Raimondo. Noto anche come "insetto colibrì" somiglia a questo uccello ma è un lepidottero, ovvero una farfalla, Grazie alla capacità di sbattere la ali velocemente ed alla sua lunga "proboscide" succhia il nettare dei fiori senza doversi posare.

  3. La farfalla si nutre di nettare con la sua proboscide allungata. La proboscide funge da tubo attraverso il quale la farfalla sorseggia il cibo. La proboscide rimane raggomitolata fino al momento di mangiare. Le farfalle amano nutrirsi del nettare dei fiori. Amano anche nutrirsi di fettine di arance, mele e qualsiasi altro tipo di frutta.

  4. 19 feb 2024 · La proboscide degli insetti impollinatori è un organo altamente specializzato per l’impollinazione delle fioriture. Questa struttura allungata, presente in diverse specie di insetti come api, farfalle e mosche, permette loro di raggiungere il nettare all’interno dei fiori.

  5. 14 set 2023 · Allo stesso modo, la proboscide, una lunga appendice a forma di tubo, viene utilizzata per nutrirsi del nettare dei fiori. Alcune farfalle hanno una proboscide più lunga per raggiungere in profondità i fiori con lunghe corolle, mentre altre hanno una proboscide più corta per nutrirsi di fiori poco profondi.

  6. 2 dic 2020 · Durante la loro vita adulta le farfalle si cibano principalmente del nettare dei fiori. Lo fanno attraverso l'apparato boccale che è composto da una proboscide a spirale in grado di allungarsi, e raggiungere così il nettare in qualsiasi tipo di fiore.

  7. 20 gen 2018 · Ecco, quindi, che una piccola parte di farfalle, tra cui C. eustrigata, si è orientata verso una nicchia ecologica ancora più vantaggiosa: quella che permette di ricavare il proprio sostentamento dal sangue dei mammiferi perforando il loro epidermide grazie ad una proboscide corta e robusta.