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  1. I Codici del Regno d’Italia: aggiuntevi in supplemento tutte le leggi riguardanti l'ordinamento giudiziario e le funzioni della giustizia civile e penale, Napoli : Stamperia governativa, 1866

  2. Il Codice civile per gli stati di Sua Maestà il re di Sardegna (detto codice albertino) fu promulgato da Carlo Alberto il 20 giugno 1837 ed entrò in vigore nel Regno di Sardegna il 1º gennaio 1838. Il codice comprendeva 2415 articoli suddivisi in tre libri, seguendo la tripartizione del Code Napoléon: persone; diritti reali ...

  3. Codice civile sabaudo. Il codice civile sardo (o codice albertino) per il Regno di Sardegna fu promulgato da Carlo Alberto il 20 giugno 1837 ed entrò in vigore il 1º gennaio 1838. Il codice comprendeva 2415 articoli suddivisi in tre libri, seguendo la tripartizione del Code Napoléon: persone; diritti reali; successioni e contratti.

  4. Durante le annessioni, negli anni 1859 e 1860, il Codice civile sabaudo [→ CC 1-3] era stato esteso alle sole province dell'antico Stato pontificio, mentre era rimasta vigente la precedente legislazione nelle regioni meridionali, in Lombardia e in Toscana.

  5. Subito dopo l'unità d'Italia venne esteso al neonato Stato il codice civile sabaudo del 1837, entrato successivamente in vigore il 1º gennaio del 1838.

  6. Nel 1827 il re Carlo Felice estese alla Sardegna il nuovo codice civile, abrogando così l'antica Carta de Logu, legge di riferimento generale per tutta l'isola sin dai tempi di Eleonora d'Arborea, mantenuta in vigore da Catalani e Spagnoli.

  7. Il Codice civile s abaudo del 1837 viene esteso alle sole ex legazioni dello Stato pontificio: Romagna, Marche e Umbria, annesse mediante plebisciti tra il 1859 e il 1860 [→ CC 1-3, per il testo si veda la sezione dedicata ai Codici preunitari ].