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  1. dell'Impero austro-ungarico bewaffnete Macht; Descrizione generale; Attiva: 1867-1918: Nazione Austria-Ungheria: Servizio: Forze armate: Ruolo: Difesa dei territori austro-ungarici Dimensione ~7.800.000 uomini (1914-1918) Motto: Viribus Unitis: Battaglie/guerre: Prima guerra mondiale: Reparti dipendenti

  2. L'apparato militare austro-ungarico era costituito dall'imperiale e regio Esercito (in comune a tutto l'Impero austro-ungarico), dall'esercito nazionale imperialregio austriaco ( k.k. Landwehr ), dall'esercito nazionale reale ungherese ( k.u. Honvéd) e dalle forze delle rispettive riserve territoriali nazionali.

  3. stanchezza della guerra, 21 per odio contro austro-ungarici-germanici e 5 per motivi vari. Il regolamento di disciplina dell’Esercito austro-ungarico era assai severo e prevedeva, fin da prima della guerra, pene corpo-rali. Le punizioni del palo e dei ferri, abolite dall’imperatore Carlo poco dopo la sua salita al trono nel 1916 a seguito della

  4. 13 giu 2016 · 21344. Cento anni fa, nel maggio del 1916, iniziava la potente offensiva austro-ungarica che si proponeva di sconfiggere sul campo il Regio Esercito Italiano e costringere l’Italia alla resa colpevole di essere passata a combattere al fianco delle Potenze dell’Intesa.

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  5. Durante la prima guerra mondiale l'esercito austro-ungarico raggiunse quasi 8 000 000 di unità e combatté lungo il fronte occidentale, meridionale e orientale rispettivamente contro l'Italia, la Serbia e la Russia. Esse erano formate da tre organi principali: esercito regolare o comune, reclutato indifferentemente su tutto il ...

  6. Tra il 15 ed il 22 giugno 1918 lesercito Austro-Ungarico lancia la sua ultima grande offensiva, con il duplice obiettivo di impossessarsi di risorse alimentari occupando territori fertili, e di costringere l’Italia all’armistizio, liberando così forze da utilizzare sul fronte franco-tedesco.

  7. La linea del fronte tra lesercito italiano e quello austro-ungarico correva dalla cima del monte Rombon alla conca di Bovec (Plezzo) e lungo la valle dello Slatenik fino alla catena del Krn (Monte Nero), passando per il Mrzli vrh scendeva poi nella conca di Tolmin. Mengore, Bučenica e Cvetje formavano una barriera sulla riva destra dell’Isonzo.