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Eugen Bleuler è stato uno psichiatra svizzero. Fu uno dei più importanti psichiatri europei di ogni tempo e apportò contributi fondamentali alla moderna psicopatologia, ridefinendo clinicamente la schizofrenia e l'autismo, di cui coniò anche i relativi termini.
12 ott 2016 · Una breve storia dell'autismo, senza molti giri di parole. Dalla prima volta in cui si parla di questo disturbo ai giorni nostri. La parola “autismo” deriva dal greco “autús” che significa “se stesso”. Questo termine viene utilizzato per la prima volta nel 1908 da Eugen Bleuer, psichiatra svizzero tra i primi sostenitori ...
31 mar 2019 · L’Autismo: dal Novecento ai giorni nostri. Mar 31, 2019. Nel 1911 lo psichiatra svizzero Bleuler conia il termine autismo per designare nei malati mentali adulti “ l’evasione dalla realtà accompagnata dal predominio relativo o assoluto della vita interiore ” (Resnik S., 1980).
La storia dell’autismo. La parola autismo, derivata dal greco autòs, che significa se stesso, venne impiegata per la prima volta in psichiatria da Eugen Bleuler per descrivere un dei sintomi della schizofrenia, consistente nel ripiegamento su se stessi caratteristico da alcune fasi della condizione.
The concept of autism was coined in 1911 by the German psychiatrist Eugen Bleuler to describe a symptom of the most severe cases of schizophrenia, a concept he had also created. According to Bleuler, autistic thinking was characterized by infantile wishes to avoid unsatisfying realities and replace them with fantasies and hallucinations.
- Bonnie Evans
- 10.1177/0952695113484320
- 2013
- Hist Human Sci. 2013 Jul; 26(3): 3-31.
8 feb 2024 · L'autismo, termine coniato dallo psichiatra svizzero Eugen Bleuler nel 1911, rappresenta un complesso disturbo neurologico caratterizzato da difficoltà nella comunicazione e interazione sociale. Negli anni, la comprensione e gestione dell'autismo sono notevolmente evolute.
12 nov 2021 · Dal greco antico αὐτός (“se stesso”), la prima occorrenza della parola “autismo” è ricondotta allo psichiatra svizzero Eugen Bleuler, che coniò e fece uso del termine per descrivere la perdita di contatto con la realtà e il conseguente ripiegamento su se stessi da lui osservati in alcuni soggetti adulti affetti da disturbo schizofrenico.
