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  1. 25 ago 2024 · Dispositivo dell'art. 337 Codice Penale. Chiunque usa violenza o minaccia (1) per opporsi a un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio, mentre compie un atto di ufficio o di servizio, o a coloro che, richiesti, gli prestano assistenza, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni [339] (2).

  2. La fattispecie delittuosa della violenza o minaccia a un pubblico ufficiale – art. 337 c.p. – è disciplinata dal libro secondo del codice penale – dei delitti in particolare – titolo II – dei...

  3. Spiegazione dell'art. 337 Codice di procedura penale. La querela, atto giuridico di natura negoziale con il quale un soggetto privato, titolare del relativo diritto, indica il fatto per il quale chiede che l'organo pubblico di giustizia si attivi ed inizi l' azione penale.

  4. Sussiste il reato di resistenza a pubblico ufficiale ai sensi dell'art. 337 c.p. laddove l'imputato abbia posto in essere una condotta estrinsecatasi in comportamenti positivi e fattivi finalizzati a interdire e contrastare l'attività del pubblico ufficiale, in particolare quando l'imputato ristretto in stato di detenzione si sia dimenato e ...

  5. La persona offesa dal reato titolare del diritto di querela a norma dell'art. 120 c.p. deve essere individuata nel soggetto titolare dell'interesse direttamente protetto dalla norma penale e la cui lesione o esposizione a pericolo costituisce l'essenza dell'illecito.

  6. L’articolo 337 del Codice di Procedura Penale, disciplina le modalità attraverso le quali si può proporre querela. La persona offesa potrà rivolgersi al Pubblico Ministero o a un ufficiale di polizia giudiziaria che si accerterà dell’identità personale del querelante e redigerà verbale con data certa.

  7. La querela spedita a mezzo posta deve essere munita di autenticazione della sottoscrizione proveniente da un soggetto a ciò legittimato a norma dell'art. 337, c.p.p., con la conseguenza che in mancanza di firma autenticata, l'istanza punitiva deve ritenersi inesistente.