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  1. C'est ainsi que nous connaissons les traits de la tsarine Natal ’ja Kirillovna Naryškina, la deuxième femme du tsar Aleksej Mihajloviè et la mère de Pierre Ier1, représentée, après la mort de son mari, en habits de deuil, ou de la première femme de Pierre Ier, Evdokija Fedorovna Lopuhina", richement habillée en costume traditionnel de brocart et de fourrure.

  2. Storia [modifica | modifica wikitesto] Un dipinto della rivolta moscovita Dopo la morte dello zar Fëdor III il 27 aprile 1682 (7 maggio per il calendario gregoriano), i fratelli della zarina Natal'ja Kirillovna Naryškina , della famiglia dei Naryškin si proclamarono reggenti e persuasero il patriarca Gioacchino a proclamare Pietro , figlio di Alessio e della sorella, zar della Russia . Nel ...

  3. Medien in der Kategorie „Natalia Kirillovna Naryshkina“ Folgende 16 Dateien sind in dieser Kategorie, von 16 insgesamt. Birth of Peter I by V.Demidov (1846, Orlov museum).jpg 792 × 600; 56 KB

  4. Le cause sono da ricercare nei due matrimoni del padre di Ivan, lo zar Alessio I, poiché la famiglia della prima moglie Maria Miloslavskaja, madre di Ivan, e quella della seconda Natal'ja Kirillovna Naryškina, madre di Pietro, si combattevano con tutti i mezzi per assicurare la successione al trono al proprio discendente.

  5. Natalja Kirillowna Naryschkina wurde als Tochter von Kirill Poluektowitsch Naryschkin (1623–1691), einem Bojaren und moderaten Beamten im auswärtigen Dienst, und dessen Gemahlin Anna Leontjewna Leontiew († 1706) geboren. Die Familie Naryschkin geht der Überlieferung nach auf eine Moskauer Bojarenfamilie krimtatarischer Abstammung zurück.

  6. Natal’ja Kirillovna Naryškina is the translation of "Наталья Кирилловна Нарышкина" into Italian. Наталья Кирилловна Нарышкина + Add translation Add Наталья Кирилловна Нарышкина

  7. Natal'ja Alekseevna Romanova (1714-1728), granduchessa di Russia Pëtr Alekseevič Romanov (1715-1730), poi zar col nome di Pietro II Alessio ebbe anche un'amante finlandese, Eufrosina, da cui ebbe un figlio che nacque a San Pietroburgo sotto la custodia dello zar, ma di cui dopo la morte dello stesso Alessio nulla più si seppe.