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  1. Alberto Alcibiade di Brandeburgo-Kulmbach (Ansbach, 28 marzo 1522 – Pforzheim, 8 gennaio 1557) fu Margravio di Brandeburgo-Kulmbach, (conosciuto anche col nome di Brandeburgo-Bayreuth). Per la sua natura bellicosa, ricevette il soprannome di Alcibiade dopo la sua morte; durante la sua vita Alberto venne conosciuto come Bellator (il Guerrafondaio).

  2. Firma. Alberto III di Brandeburgo, spesso conosciuto col nome di Alberto Achille ( Tangermünde, 9 novembre 1414 – Francoforte sul Meno, 11 marzo 1486 ), della casata Hohenzollern, fu principe elettore di Brandeburgo e regnò anche sul principato di Ansbach. Ricevette il soprannome di Achilles per le sue riconosciute doti cavalleresche.

  3. Lo zio di Alberto, il conte Bernardo d'Anhalt, aveva ricevuto il ducato di Sassonia dopo la deposizione del duca della stirpe Welfen Enrico il Leone nel 1180 e il padre di Matilda, governatore del margraviato di Brandeburgo dal 1205, fu inizialmente un fedele sostenitore della dinastia imperiale degli Hohenstaufen.

  4. All'inizio del X secolo risale la fondazione dei vescovati di Havelberg e di Brandeburgo sull'Havel. Nel 1134 l'imperatore Lotario III assegnò il territorio della frontiera (marca) nord-orientale del suo regno ad Alberto I di Brandeburgo, detto l'Orso della dinastia di origine sassone/brandeburghese degli Ascani.

  5. Nato a Berlino, Carlo Federico Alberto era figlio del margravio Alberto Federico di Brandeburgo-Schwedt e nipote di Federico Guglielmo di Brandeburgo (il "grande elettore"). In giovane età entrò nell'esercito prussiano e si distinse nel corso della prima guerra di Slesia nella presa di Głogów, nella battaglia di Mollwitz e nella battaglia ...

  6. Alberto Federico di Hohenzollern (Berlino, 24 gennaio 1672 – Friedrichsfelde, 21 giugno 1731) fu un principe, militare e politico del Brandeburgo. Principato di Brandeburgo Hohenzollern

  7. 16 feb 2020 · In Germania: la campagna delle indulgenze di Alberto di Brandegurgo – 1517. L’ambizioso vescovo Alberto di Brandeburgo, nel tentativo di accumulare più cariche, ottenendo anche quella di arcivescovo di Magonza, nel 1517 versò al pontefice Leone X 1 (1513-1521) una ingente somma, prestatagli dai Fugger.