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  1. Lucio Cornelio Merula (... – Roma, 87 a.C.) è stato un politico romano . Fu flamine diale e indossava permanentemente il copricapo sacerdotale, a differenza degli altri flamini, che lo portavano solo durante i sacrifici [2]. Nell' 87 a.C. il Senato lo designò come console suffetto per rimpiazzare Lucio Cornelio Cinna, alleato di Mario e ...

  2. Figlio del Lucio Cornelio Cinna console negli anni 87, 86, 85 e 84 a.C., e fratello della moglie di Gaio Giulio Cesare Cornelia Cinna, appartenne anch'egli alla parte democratica e fu pretore nel 44 a.C.; partecipò alla congiura delle idi di marzo.

  3. Uomo politico romano (2º-1º sec. a. C.); legato pretorio nella guerra sociale, debellò i Marsi (88 a. C.); console con Gneo Ottavio nell'87 a. C., si mise in urto col suo collega per aver proposto una legge che ammetteva i liberti alle votazioni. Ne seguì una nuova guerra civile e, con il trionfo di C. e di Mario, l'abrogazione degli ordinamenti sillani dell'88 e il ritorno in vigore delle ...

  4. Lúcio Cornélio Cina (m. 84 a.C.; em latim: Lucius Cornelius Cinna), conhecido apenas como Cina, foi um político da gente Cornélia da República Romana eleito cônsul quatro vezes seguidas, entre 87 e 84 a.C., servindo respectivamente com Cneu Otávio, Caio Mário (e Lúcio Valério Flaco depois de sua morte), e Cneu Papírio Carbão nos dois últimos anos.

  5. Assedio di Cinna. Intanto a Roma, poco dopo la sua partenza scoppiò un conflitto fra i due consoli Cinna e Marco Ottavio, figlio dell’antico nemico di Tiberio Gracco: poiché Cinna aveva ...

  6. 7 set 2023 · Lucio Cornelio Cinna Console prese parte alla guerra sociale e, dopo la marcia su Roma di Silla, ottenne nell’87 a.C. il consolato. Poco dopo la partenza di Silla ne divenne un fiero oppositore, per cui fu cacciato da Roma, ma, alleatosi con Gaio Mario, ritornò nella città, dove iniziò a perseguitare i patrizi e i nobili. Rieletto console per l’86 a.C. insieme a Mario, dopo la […]

  7. Grazie al sostegno del suocero di Giulio Cesare, Lucio Cornelio Cinna, Mario ottenne che leggi emanate in precedenza da Silla fossero abolite e dichiarò il rivale come “nemico di Roma”, perciò costretto all’esilio. Addirittura, i due fecero eliminare fisicamente un gran numero dei suoi seguaci.