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  1. La monografia di Joachim Trier, uno dei più interessanti cineasti del panorama europeo. Joachim Trier è tra i pochissimi autori dei nostri tempi in grado di inquadrare la propria poetica in una frase. "Il Cinema è una meravigliosa forma d'arte per parlare di solitudine. Possiamo vivere l'esperienza di guardare un film con gli altri.

  2. Joachim Trier, född 1 mars 1974 i Köpenhamn i Danmark, är en norsk filmregissör och manusförfattare. Hans morfar var regissören Erik Løchen . [ 6 ] Han är också släkt med den danske regissören Lars von Trier på mycket långt håll.

  3. 10 lug 2021 · Joachim Trier ha presentato il suo La persona peggiore del mondo (titolo originale Verdens verste manneske, titolo internazionale The Worst Person in the World) In Concorso nella Selezione ...

  4. Reprise. Regia di Joachim Trier . Un film con Anders Danielsen Lie, Espen Klouman Høiner, Viktoria Winge, Henrik Elvestad . Genere Drammatico - Norvegia , 2006 , durata 105 minuti. Al Box Office Usa Reprise ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 550 mila dollari e 47,1 mila dollari nel primo weekend.

  5. 3 giu 2021 · La persona peggiore del mondo, del regista nato in Danimarca ma naturalizzato norvegese Joachim Trier, è un resoconto in 12 capitoli con tanto di prologo ed epilogo dedicato alla Persona Peggiore del Mondo del titolo, che in realtà è solo una "persona libera di sesso femminile", come direbbe Liliana Cavani, alle prese con la propria educazione sentimentale, che è anche un'educazione alla vita.

  6. en.wikipedia.org › wiki › Oslo_trilogyOslo trilogy - Wikipedia

    The Oslo trilogy ( Norwegian: Oslo-trilogien) consists of the Norwegian drama films Reprise (2006), Oslo, August 31st (2011) and The Worst Person in the World (2021). The three standalone films are all set in Oslo and feature the actor Anders Danielsen Lie in a leading role. They were directed by Joachim Trier who co-wrote them with Eskil Vogt.

  7. 11 lug 2021 · Joachim Trier: Bella domanda! Il primo in realtà erano due: Julie e Aksel, e la loro relazione. Per me ed Eskil Vogt è stato facile creare Aksel – anche noi, come lui, siamo due uomini sulla quarantina, e attraverso questo personaggio potevamo fare autocritica, ma anche far riferimento a questioni più serie quali la perdita di tempo e l’identità.