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  1. Francesco Maria S. nacque a Milano il 4 febbraio 1495, figlio secondogenito di Ludovico Maria Sforza detto il Moro e di Beatrice d’Este (che morì due anni dopo la sua nascita). La sventura del padre nel 1499-1500 lo costrinse a fuggire da Milano, assieme al fratello primogenito Massimiliano, in direzione della Germania, per mettersi sotto la ...

  2. Ludovico Maria Sforza detto il Moro ( Milano, 27 luglio 1452 – Loches, 27 maggio 1508) fu duca di Bari dal 1479, reggente del Ducato di Milano dal 1480, infine duca egli stesso dal 1494 al 1499, essendo al contempo signore di Genova. Ai suoi tempi considerato l' Arbitro di Italia, secondo l'espressione usata dal Guicciardini, per via della ...

  3. LUDOVICO (Ludovico Maria) Sforza, detto il Moro, duca di Milano. Gino Benzoni. Nacque a Milano, nel palazzo dell'Arengo, nel 1452 (e non nel 1451 come data Bernardino Corio), il 3 agosto (e non nel castello di Vigevano il 27 luglio), quarto di sei figli maschi del duca di Milano Francesco e di Bianca Maria Visconti.

  4. Figlio (Vigevano 1452 - Loches, Francia, 1508) di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti; reggente (1480) per il nipote Gian Galeazzo, ne usurpò il potere.Dapprima alleato del Regno di Napoli, si avvicinò poi al re di Francia Carlo VIII (1492).

  5. Questo matrimonio legittimò la sua posizione e gli conferì una legittimità dinastica per governare Milano. Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti ebbero un figlio, Galeazzo Maria Sforza, che succedette a suo padre come duca di Milano. Gli Sforza governarono Milano fino al 1535, quando il ducato fu conquistato dalle truppe francesi.

  6. 1 feb 2011 · Tavola 25 - Le nozze tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, avvenute nella chiesa di S. Sigismondo a Cremona il 24 ottobre 1441. Miniatura coeva, Cremona, archivio diocesano. L’impresa a lui più cara è legata al ricordo della vita dell’antenato Giacomo Attendolo.

  7. Nella seconda metà del Cinquecento il vescovo Francesco Maria Sforza (1679-1605) si impegnò per l'attuazione delle riforme stabilite al concilio di Trento, ricostruì il palazzo episcopale, attuò una politica per la razionalizzazione delle risorse diocesane, accolse in diocesi i cappuccini e favorì la fondazione di nuove confraternite.